Antico e moderno: tre progetti

01 Pubblicazione su rivista
MONACO, Antonello
ISSN: 0394-8021

Che una costruzione – naturale o artificiale – possa prodursi a partire da un processo dettato da una volontà razionale appare, in molti casi, inaccettabile. Nonostante l’uomo trasformi di continuo lo spazio in cui abita, depositandovi i propri segni e rinnovandoli in un processo evolutivo in cui ogni fase nuova forza uno status preesistente, nonostante la natura stessa persegua un processo di consunzione di ciò che esiste, minacciandolo di morte e di cancellazione, qualunque operazione di modificazione deve superare una resistenza per potersi imporre e acquisire legittimità. La forza inibitoria dell’esistente annichilisce la ricerca di affermazione del nuovo. Ciò è causa di processi degenerativi dovuti proprio al divieto astratto, o a imperativi categorici contrari all’evolversi naturale delle modificazioni possibili, espressioni di desideri necessari e di legittime aspettative di vita. L’abuso, o il “porsi al di fuori delle regole, eccedendo l’uso”, ovvero andando al di là del necessario, esprime una conseguenza degenerata di tali aspettative.

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