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Grazie al ritrovamento di una quarantina di disegni mai visti primi , e di cui non si conosceva neppure l'esistenza, è stato possibile dedicare finalmente la prima monografia a Mario Asprucci. Fino ad oggi, infatti, la sua opera è stata sempre analizzata assieme a quella del padre, all'interno di una generica cooperazione che non ha tenuto conto delle evidenti differenze tra i due artisti. centrale rimane, anche nell'opera del solo Mario, il cantiere di Villa Borghese.