La difficoltà di studiare atteggiamenti e valori nella ricerca standard
Il volume illustra con approccio critico gli strumenti più diffusi nella ricerca standard per lo studio di atteggiamenti e valori. Nel primo capitolo gli autori passano in rassegna la letteratura relativa alle diverse concezioni di atteggiamento e valore, sottolineando le difficoltà di indagare stati interiori tanto profondi dell'individuo di cui egli stesso non è sempre del tutto consapevole. Il secondo capitolo è dedicato alle tecniche di scaling, delle quali si sottolineano pregi e difetti. Il terzo capitolo riporta i risultati di una ricerca empirica relativa al funzionamento di due diverse tecniche di pretest utili a individuare eventuali limiti delle domande: il verbal interaction coding e l’intervista cognitiva. Lo studio evidenzia la complementarietà tra le due tecniche nel far luce su aspetti differenti relativi alla inadeguata formulazione di alcune domande, che rischiano di minare la fedeltà delle risposte raccolte con il questionario. L’ultimo capitolo affronta le sfide che lo studio dei valori pone a chi intende indagarli con tecniche strutturate come il rating o il ranking. Si fa riferimento, in particolar modo, alla tendenza dei soggetti intervistati a fraintendere il significato di alcune espressioni come ‘impegno politico’, ‘fiducia’, ‘impegno religioso’. I risultati delle due ricerche qui illustrate mostrano che nel trattare valori e atteggiamenti emergono in pieno i limiti delle procedure standard, che ingabbiano l’interazione tra intervistatore e intervistato, riducendo la possibilità di giungere a un’utile negoziazione dei significati.