Studi sulla compatibilità ambientale degli agenti condizionanti per il riutilizzo del terreno prodotto dallo scavo meccanizzato di gallerie
Scavo meccanizzato di gallerie e gestione del terreno di risulta sono un binomio che da tempo può essere considerato inscindibile: entrambi infatti richiedono una accurata progettazione essendo molteplici le problematiche e le professionalità coinvolte, essendo necessario prevedere e valutare rischi per le maestranze coinvolte e per l’ambiente circostante ed essendo particolarmente articolato l’iter di approvazione e di validazione del progetto.
Con particolare riferimento al riutilizzo del terreno, si richiede una profonda comprensione e progettazione della natura e dei fenomeni di interazione di terreno e agenti condizionanti comunemente iniettati durante lo scavo con TBM e tecnologia EPB. Da tale interazione deriva tanto la variazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche necessarie a eseguire lo scavo correttamente e in sicurezza quanto l’impatto ambientale delle sostanze chimiche, la velocità della loro naturale biodegradazione e conseguentemente le modalità di riutilizzo dello stesso terreno scavato consentite dalle normative vigenti.
Parallelamente alle attività sperimentali sito-specifiche sviluppate a supporto del Piano di Riutilizzo delle terre e rocce da scavo nel caso di specifici progetti, risulta di particolare interesse lo sviluppo di uno studio organico del condizionamento dal punto di vista geotecnico, chimico e ambientale, che coniughi le esigenze legate alla realizzazione della galleria con quelle legate ad una virtuosa ed efficiente gestione del terreno scavato.
In questo articolo, dopo aver brevemente inquadrato il problema dal punto di vista normativo, vengono descritti gli ultimi orientamenti sulle modalità di esecuzione degli studi in supporto alla progettazione del riutilizzo del terreno, alcuni risultati di una attività di ricerca eseguita presso l’Università di Roma Sapienza dalla Startup GEEG in collaborazione con Astaldi e, in ultimo, un esempio di riutilizzo del terreno nell’ambito del progetto della Metropolitana di Milano M4.