Andare oltre impressionabilità e ideologia: la ‘svolta narrativa’ e gli strumenti di analisi della biblioteconomia sociale

01 Pubblicazione su rivista
Faggiolani C., Galluzzi A.
ISSN: 2239-6152

Con l’espressione narrative turn si fa riferimento al successo dell’approccio narrativo che si è manifestato
nel campo delle scienze umane a partire dagli anni Novanta del secolo scorso. Il nostro settore non è
estraneo a questo fenomeno, come dimostra una certa narrazione della biblioteca – diffusa negli ultimi
anni e che in quest’ultimo periodo si sta consolidando – che si nutre di un patrimonio mitico fatto di
messaggi altamente condivisibili, fortemente motivanti, sempre positivi, basati su valori indiscutibili.
A partire da questa evidenza, l’articolo presenta una riflessione sulla svolta narrativa della
biblioteconomia italiana:
1) dal punto di vista storico, a partire dal concetto di ‘library faith’, espressione utilizzata in America
fin dagli anni Quaranta del Novecento per indicare l’‘ideologia’ che sostiene l’importanza della biblioteca
pubblica per la società;
2) dal punto di vista metodologico, introducendo le sue due declinazioni, una che impiega lo storytelling
come strumento di advocacy; l’altra che utilizza la narrazione come strumento di indagine.
Nell’ultima parte dell'articolo viene introdotta l’analisi automatica dei testi (AAT) come metodo che
può essere proficuamente utilizzato anche nel nostro settore al fine di incrementare la comprensione
del fenomeno biblioteca e, dunque, produrre narrazioni coerenti e non slegate dai dati di realtà.
Sei esperti sono stati chiamati a confrontarsi sulle specificità di questo metodo, le cui caratteristiche
vengono presentate nell’ambito di una più ampia riflessione sugli strumenti interpretativi della
biblioteconomia sociale.

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