Forma e cultura della città nel Latium vetus in età medio repubblicana

04 Pubblicazione in atti di convegno
Palombi Domenico

Le comunità del Latium vetus furono partecipi del fenomeno urbano sin dall’inizio dell’età arcaica con una molteplicità e varietà di esperienze (specialmente condizionate dalla eterogeneità del contesto geografico e insediativo) di cui il caso romano costituisce la maggiore e più complessa manifestazione ma certamente non il solo punto di riferimentoculturale e politico. In questa prospettiva di lungo periodo, si indagano le trasformazioni che intervennero nei centri urbani del Latium vetus nel corso dei secoli IV e III, l’arco cronologico che include gli ultimi, turbolenti decenni della autonomia politica delle città del Lazio e che vede, successivamente allo scioglimento della Lega Latina, la ridefinizione costituzionale delle singole comunità assoggettate e la loro inclusione nelle dinamiche politiche, militari e economiche di Roma. Di riflesso, si tenta di valutare il ruolo della cultura urbana latina nel processo della espansione romana nel Latium adiectum e nel più vasto fenomeno coloniale che vide estese ristrutturazioni territoriali ancorate alla nuova o rinnovata viabilità (ormai proiettata a scala interregionale) e caposaldate a centri urbani di nuova fondazione dalle connotazioni formali scarsamente “romane” e piuttosto affini o derivate dalla tradizione urbana latina (per principi insediamentali, organizzazione areale, impiego di materiali e tecniche costruttive). Le comunità del Lazio antico, in effetti, dovettero avere un ruolo primario nel processo di conquista e “romanizzazione” della penisola, un processo che per le sue dinamiche, le sue manifestazioni e i suoi esiti, sarebbe più corretto definire di “latinizzazione”.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma