Esigenza di tutelare l’interesse del minore impone il riconoscimento di sentenze di adozione ‘straniere’ anche per adottanti dello stesso sesso

01 Pubblicazione su rivista
Orlandi Maurizio
ISSN: 2420-9651

Con la pronuncia del 7 marzo 2017 il Tribunale per i minorenni di Firenze, per la prima volta in Italia, ha riconosciuto dei provvedimenti di adozione di due minori, pronunciati da una Family Court del Regno Unito, in favore di una coppia di cittadini italiani non coniugati e dello stesso sesso, lì residenti da alcuni anni.
Si tratta di un’adozione che in Italia, ai sensi della normativa vigente, non avrebbe potuto essere pronunciata, ma che risultando conforme alla legislazione del Regno Unito, e promanando dall’autorità britannica competente, può e deve essere riconosciuta ai sensi dell’art. 36, comma 4, del nuovo testo della Legge n. 183 del 1984.
Secondo i giudici di Firenze la pronuncia non contrasta con l’ordine pubblico e, soprattutto, una volta che all’interno della famiglia adottiva si sono consolidati dei legami affettivi, il suo riconoscimento deve essere considerato rispondente al superiore interesse del minore.

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