La situazione della scienza giuridica europea
Cosa resta dell’ordine giuridico in una società dominata dagli automatismi
della tecnica, in cui la produzione di leggi sembra rispondere sempre più
a esigenze e interessi estranei alla sfera pubblica? Qual è il compito della
scienza giuridica in una situazione storica segnata da una babele di contesti
regolativi irrelati e spesso in conflitto? E quale, in questo quadro, il destino
dell’Europa, culla e unica erede di una tradizione giuridica più che millena-
ria? La situazione della scienza giuridica europea, pubblicato nel 1950 ma scritto
significativamente negli ultimi anni di guerra, è al contempo un’originale
ricostruzione genealogica del diritto moderno e un drammatico appello
alla missione del giurista, chiamato a prendere coscienza del proprio ruolo
di custode dell’autonomia e della dignità del diritto, massimamente in tem-
po di crisi. È alla scienza giuridica, infatti, che il saggio affida il compito di
garantire l’unità politica e culturale dell’intero continente europeo all’indo-
mani del più cruento conflitto della storia dell’umanità. Nelle pagine tanto
polemiche quanto appassionate di quello che resta un testo ineludibile per
pensare il ruolo del diritto nella tribolata Europa di oggi, Schmitt rievoca i
fantasmi di una storia irrisolta, rimossa troppo in fretta: le lacerazioni della
guerra, il fondamento dell’identità europea, la responsabilità della scienza,
e non da ultimo lo spettro di un uomo che si richiama alla sacralità di prin-
cipi di civiltà e conquiste giuridiche che solo pochi anni prima, da goffo
apologeta del nazismo, aveva contribuito a distruggere.