Cistoscopia ecoguidata in 4d con tecnica “fly through” per lo studio delle neoplasie vescicali: nostra esperienza preliminare
Scopo del lavoro:
Il tumore della vescica rappresenta uno dei più comuni tumori dell’apparato urogenitale. Nella diagnosi di tale neoplasia un ruolo fondamentale è rivestito dalla cistoscopia. La cistoscopia convenzionale è, tuttavia, un esame invasivo e con costi mediamente elevati. Provoca nel paziente un discreto grado di discomfort, e può portare a complicanze post-proceduarli infettive e non. Inoltre, non permette di avere informazioni sulla eventuale estensione extra vescicale della neoplasia. Obiettivo del nostro studio è di valutare l’efficacia diagnostica della cistoscopia ecografica 4D utilizzando la tecnica “fly trough” comparando i risultati di questa con quelli della cistoscopia convenzionale.
Materiali e metodi:
30 pazienti con pregressa cistoscopia positiva per neoformazione vescicale sono stati sottoposti a ecografia vescicale convenzionale in 2D e, quindi, ad ecografia vescicale 4D con tecnica “fly through” entro due settimane dalla cistoscopia da un radiologo esperto e non a conoscenza dei risultati della cistoscopia. Le due ecografie sono state poi confrontate con la cistoscopia e con i dati operatori (descrizione della malattia e istologia definitiva) per valutare sensibilità e specificità della metodica nel diagnosticare e caratterizzare le neoformazioni vescicali. Le performance diagnostiche dell’ecografia 2D e 4D sono state quindi comparate mediante l’analisi delle rispettive curve ROC.
Risultati:
In totale, 24/33 (73%) e 31/33 (94%) lesioni vescicali sono state individuate rispettivamente dalle ecografie 2D e 4D. L’ecografia 4D si è inoltre dimostrata in grado di evidenziare neoformazioni non diagnosticate alla cistoscopia. Le caratteristiche delle formazioni restituite dalla cistoscopia 4D sono risultate sovrapponibili all’esame istologico definitivo nella maggioranza dei casi (85%).
Conclusioni:
Il nostro studio preliminare dimostra come l‘ecografia 4D con “fly through” sia più accurata dell’ecografia convenzionale 2D nell’identificare e caratterizzare le lesioni vescicali, con risultati sovrapponibili alla cistoscopia convenzionale. Questa nuova metodica potrebbe rappresentare una valida alternativa alla cistoscopia convenzionale nel follow-up dei pazienti con neoplasia vescicale non muscolo-invasiva.