Profili del diritto societario nella prospettiva della comparazione del diritto

03 Monografia
Scarchillo Gianluca

La presente opera raccoglie una corposa selezione di contributi pregressi e costituisce il risultato di un percorso di studi e di ricerca a carattere monografico, avente per oggetto alcuni profili del diritto societario osservati in un’ottica comparatistica.
Nella prima parte, in particolare, si sottopongono all’attenzione del lettore diversi lavori dedicati, innanzitutto, all’evoluzione dell’intervento pubblico nell’attività di impresa, che a partire dagli anni 90 del secolo scorso è stato completamente ridisegnato: non più partecipazione diretta alle strutture dell’impresa, ma intervento regolatore esterno ed imparziale della loro attività. Gli Stati europei, pur sempre guidati dai principi dell’Unione europea e delle politiche che li attuano, non hanno mai abbandonato il ruolo di intervento diretto nell’economia e nella gestione delle attività delle imprese, ma hanno continuato a perseguire la loro mission pubblica anche in questi settori. Di qui la previsione di golden share, action spécifiqué o golden powers – vere e proprie deroghe al diritto societario comune – a favore di un potere di intervento statale laddove l’interesse pubblico è prevalente rispetto alle ragioni del mercato. Davanti a situazioni così complesse si impone uno studio ed una ricostruzione di carattere comparatistico finalizzata ad individuare le soluzioni della specifica questione e le riflessioni sui loro presupposti nei diversi ordinamenti. In secondo luogo, rilevano le analisi riservate all’influenza che la circolazione dei vari modelli giuridici nazionali e, su tutti, il modello comunitario, ha avuto su alcuni topics di diritto societario: il diritto di recesso, le società a partecipazione pubblica e le società di interesse nazionale. Last but not least il problema dell’applicabilità e della interpretazione delle clausole generali nell’ambito del diritto commerciale ed il conseguente pericolo rappresentato dal running the business giurisprudenziale, che potrebbe consolidare nel lungo periodo il passaggio definitivo dallo «schema-legge» allo «schema-giudice», aprendo così la strada – in tutti gli ordinamenti – alla positivizzazione del ruolo del giudice quale figura “creativa” del diritto.
Nella seconda parte, nell’evidenziare la necessità dello studio delle società di capitali alla luce delle esperienze degli operatori economici dei diversi Paesi e del confronto e incontro di istituti e norme di diversi ordinamenti, si propone l’analisi del sistema societario in Germania, che per originalità e peculiarità può essere – ancora oggi – considerato un vero e proprio laboratorio di idee per la costruzione di un diritto societario moderno. Basti pensare, ex multis, agli istituti tedeschi della Mitbestimmung e della mini-GmbH, che hanno anticipato e, senza dubbio, sollecitato il varo rispettivamente della direttiva 2001/86/CE, che completa lo statuto della società europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori, e della société par actions simplifiée in Francia ovvero della nuova s.r.l. semplificata in Italia ed in altri ordinamenti europei.
La terza parte, infine, è dedicata alle novità poste dal Regolamento 2157/2001, che ha introdotto la società per azioni europea (SE - Societas Europea) con l’obiettivo di favorire – da un lato – l’integrazione europea e – dall’altro lato – l’uniformazione del diritto societario a livello europeo: lo strumento di carattere giuridico è volto, quindi, ad incidere sulle forme dell’attività e dell’organizzazione delle imprese. La ristrutturazione dei fattori produttivi e la riorganizzazione dell’attività d’impresa è pensata dal legislatore, per la prima volta, su scala comunitaria. Si tratta, dunque, di un obiettivo ulteriore e più pregnante per cui non è sufficiente assicurare soltanto la libertà di circolazio

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