Il Tribunale di Milano riconosce un class settlement statunitense: superati (infine) i dubbi di compatibilità del meccanismo dell’opt-out con il nostro sistema costituzionale?
Il Tribunale di Milano ha riconosciuto in via incidentale un provvedimento della Corte Distrettuale di NewYork che convalidava un class action settlement, vale a dire un accordo transattivo raggiunto nel contesto di una class action. Per l’effetto ha precluso all’attore, che non aveva esercitato l’opt-out right nel giudizio americano, di ottenere il medesimo risarcimento del danno oggetto di transazione autorizzata dal giudice statunitense. La pronuncia suscita particolare interesse in quanto supera l’indirizzo dottrinale che propendeva per la non riconoscibilità delle decisioni d’oltreoceano rese nell’ambito delle damages class actions per contrarietà all’ordine pubblico processuale. Offre, poi, l’opportunità di tornare ad interrogarsi sulla compatibilità del meccanismo dell’opt-out con il nostro sistema costituzionale, anche alla luce delle più recenti scelte legislative operate in materia di azione di classe con le nuove disposizioni approvate nell’aprile 2019.