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Sull’ontologia della geografia c’è stato infatti un relativo disinteresse, a tratti un vero e proprio vuoto di riflessione. Di questo àmbito della conoscenza parleremmo con rammarico ancora maggiore se non fosse apparsa negli ultimi tempi, inaspettata, la produzione di Timothy Tambassi dedicata proprio alle ontologie geografiche, pubblicata su un ventaglio di riviste di diversa collocazione disciplinare e anche nella curatela qui recensita che non a caso presenta, all’interno di un parterre autorevole di studiosi, come unico italiano Cristiano Pesaresi. È dunque una fortuna che, nella sostanziale afonia dei geografi italiani, ci abbiano pensato altri, più adusi a maneggiare l’ontologia quali i filosofi, a riempire questo vuoto. Filosofo è infatti Tambassi, curatore di questo The Philosophy of GIS che nonostante un titolo piuttosto generico si concentra in realtà proprio su questioni ontologiche.