Lo stargate della lettura, ovvero il passaggio che stiamo attraversando
Un’analisi delle trasformazioni intervenute nell’ultimo ventennio nel campo della lettura deve partire
da una valutazione delruolo che alcuni fattori esterni hanno avuto sui consumi culturali e sui comportamenti
individuali, tra i quali spicca la pervasività della rete e l’utilizzo intensivo dei social network. La rete ha
infilato nelle nostre tasche un universo sconfinato di informazioni, saperi, distrazioni, bisogni e piaceri,
che in poco tempo ha reso irrimediabilmente vecchio tutto ciò che esisteva prima e ha fatto perdere al
libro – almeno agli occhi dei più giovani – la centralità che questo strumento ha esercitato per secoli nella comunicazione culturale e nei processi formativi, per far posto a nuovi ‘stili conoscitivi’.
Le misure di distanziamento imposte dal Covid-19 hanno inoltre provocato una forte e improvvisa
accelerazione del trasferimento sulla rete di molte attività umane, scaraventandoci in un mondo
sconosciuto e in un clima da fantascienza, come quello descritto nel film e nella serie TV Stargate.
In questo contesto, il mondo dell’editoria chiede provvedimenti che incentivino la domanda e un
sostegno alle imprese, ma è necessaria una progettualità di più ampio respiro che investa la produzione
e l’offerta editoriale, le modalità di circolazione e commercializzazione dei prodotti e i contesti in cui
si sviluppano le pratiche di lettura, sfruttando le potenzialità del digitale e incuriosendo nuove fasce
di lettori. Le trasformazioni più significative saranno tuttavia il risultato degli stili di vita che si
diffonderanno nell’era post-Covid: ciò riguarderà l’assetto urbano, la sopravvivenza delle librerie di
prossimità e dei servizi pubblici territoriali, come le biblioteche di base.