Valutazione dell’impatto della presenza degli studenti infermieri sulla qualità assistenziale percepita dai pazienti in tre reparti per acuti dell’area medica del Policlinico Umberto I di Roma

01 Pubblicazione su rivista
Delli Poggi A., Salvati G., Galloni P., Pintus G., Di Simone E., Tibaldi L., Tartaglini D., DI MUZIO Marco
ISSN: 2282-3425

Obiettivo e Finalità della Ricerca. Pur essendo riconosciuto in modo empirico da tutti gli addetti ai lavori, l’impatto che la presenza degli studenti ha sulla qualità assistenziale percepita dagli utenti è un argomento poco studiato in letteratura. L’obiettivo del seguente studio è determinare se la presenza degli studenti influenzi o meno la percezione che gli utenti hanno della qualità assistenziale. Materiali e Metodi. Lo strumento utilizzato è il “Newcastle Satisfaction with Nursing Scales”, questionario utilizzato a livello internazionale validato per l’Italia dall’Università Campus Biomedico di Roma. Si è scelto di effettuare uno studio crossover a cecità singola, utilizzando i pazienti degli stessi reparti sia come elementi del campione statistico che come controlli, in modo da evitare che differenze intrinseche nei reparti presi in esame possano influenzare il risultato finale. Lo studio cross over controllato è stato condotto in Unità Operative dell’Area Medica del Policlinico Umberto I, è stata somministrata la versione italiana del questionario già convalidato, “Newcastle Satisfaction With Nursing Scales” in un primo momento definito T0 quando gli studenti non erano presenti ed in secondo momento definito T1 quando gli studenti svolgevano il tirocinio clinico nei reparti. Il campione reclutato, essendo uno studio pilota, ha una numerosità ridotta, sono stati distribuiti 100 questionari nei tre reparti prescelti (due di malattie infettive ed una di medicina) per ciascuna delle due fasi. Risultati. Sono stati convalidati per lo studio, i questionari correttamente compilati pari al 72% dei questionari distribuiti, in particolare è stato restituito correttamente compilato il 75% nella prima fase, contro il 71% della seconda. I pazienti avevano un’età compresa tra 18 e 87 anni (7% under 35, 61% tra 35 e 70, 32% over 70), con un’età media di 61,5 anni. I dati ottenuti in ciascun periodo, per ognuno dei reparti presi in esame, sono poi stati confrontati per evidenziare le differenze. Conclusioni. I risultati hanno confermato che la presenza degli studenti migliora la qualità assistenziale percepita dagli utenti, in 2 casi su 3 in modo significativo, confermando l’ipotesi di partenza, anche se la modesta dimensione del campione rende necessario estendere la ricerca per aver confermare il dato.

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