Per un ripensamento dell’azione pubblica
Da un lato, l’azione pubblica tradizionalmente esercitata con dispositivi
regolativi da enti e istituzioni si è espressa sempre meno nella
forma della volontà egemonica fino a includere forme che via via
l’hanno vista coniugarsi con quella di operatori privati, gruppi di cittadini,
movimenti sociali. Dall’altro, l’urbanistica ha vissuto un forte
ridimensionamento del suo ruolo e della sua autorevolezza all’interno
della discussione politica pubblica a causa sia della perdita di presa
sulle questioni reali, entro una svolta «proceduralista» che non ha affatto
arginato l’inefficacia, sia della vicinanza e compromissione, talvolta
eccessive, con le sfere del potere.