Da unità sistemica a configurazione episodica. I giardini pubblici di Testaccio a Roma
Il volume presenta i primi risultati della ricerca di Ateneo “Il ruolo del verde nella definizione degli spazi urbani. Aspetti storici criteri di salvaguardia, strategie d’intervento”. Entro questo ambito di studio il lavoro ha inteso operare una rilettura del “verde” che “dai fianchi dell’Aventino scende fino alla Piramide Cestia e poi raggiunge il Monte Testaccio”. L’analisi parte dalle indicazioni del piano del 1931, per poi affrontare nello specifico la formulazione dei diversi progetti, i dibattiti che hanno accompagnato la fase decisionale, la configurazione delle opere compiute dalla struttura d’insieme al dettaglio, con un particolare approfondimento sull’uso delle scogliere (curato da Massimo de Vico Fallani). Allo stesso modo sono state indagate le successive trasformazioni che hanno scomposto il sistema originario in una sequenza di episodi diversi in cui il giardino, privato del suo valore semantico, appare come uno spazio verde destinato ad un uso pratico estremamente riduttivo.