Considerazioni sul tema della facciata, tra linguaggio e tecnologie nella produzione contemporanea. Surveying the façade, between language and technology in contemporary production
All’interno di una fase in cui il progetto dei prodotti- dall’architettura all’industria- si confronta in modo sempre più evidente con l’obiettivo di un’empatia individuale, piuttosto che su valori collettivi, il contributo indaga il rapporto tra costruzione e linguaggio nella facciata contemporanea: questo elemento di ‘manifestazione’ dell’edificio all’esterno e di interazione empatica con le persone, si carica di nuovi e vecchi significati nell’architettura più recente. Accettata una sua necessaria separazione “semperiana” dalla struttura come dato imprescindibile, sulla facciata, e più in generale sulla superficie dell’architettura, sembrano acquisire sempre maggiore rilevanza gli elementi di rappresentazione. Negli ultimi anni anche il tema della sostenibilità è divenuto oggetto di rappresentazione e comunicazione più o meno esplicita, coinvolgendo con modalità molteplici la decorazione e sia linguaggio degli edifici e che dei prodotti industriali. Il testo esprime un tentativo tratteggiare alcune condizioni ricorrenti, in cui il rapporto tra costruzione e linguaggio assume contenuti che rimandano a una permanenza dell’architettura, piuttosto che a una sua evanescenza. Ciò avviene attraverso alcuni espedienti progettuali che, anche attraverso l’aggiornamento del ruolo tettonico delle facciate, rinnovano, senza nostalgia, temi alcuni “originari” dell’architettura urbana. Queste condizioni sono riconoscibili, non tanto quando si compiono nuove infrastrutture nelle città in espansione, quanto soprattutto negli episodi di stratificazione dentro e sopra le città e sul patrimonio già costruito, costituendo quindi altrettanti temi di indagine formale e di innovazione tecnologica nell’industria delle costruzioni.