Are we (still) Human? Diid. Disegno Industriale Industrial Design, n° 64/18, Design after Modernity. ISSN:1594-8528, ISBN: 9788832080087
In un’epoca transitoria, in cui la modernità lascia il passo ad un post-moderno liquefatto (Bauman, 2002); in cui i rapporti sociali si disgregano e riaggregano in modo rapido e instabile; in cui luoghi e confini perdono le loro identità storiche e relazionali; in cui le persone sembrano essere contestualmente isolate e connesse, vale la pena soffermarsi su quanto il progresso e lo sviluppo tecnologico stiano profondamente trasformando anche la figura dell’essere umano in quanto tale, portandola nella direzione di un’entità evolutiva senza precedenti, un simbionte in via di continua trasformazione: l’homo technologicus (Longo, 2001). Cavalcando le teorie del post-umano per le quali l’essere umano è una figura incorporata in un mondo tecnologico esteso (Pepperell, 1995), il saggio indaga scenari progettuali ibridi dove biologia e tecnologia sembrano convergere, sovrapporsi, contaminarsi. Robotica, prostetica, creatività sintetica, intelligenza artificiale, mutazioni genetiche, stanno rendendo sempre più aleatorio il confine tra organico e meccanico, natura e artificio, concretizzandosi in un orizzonte materico di nuove forme innestate che diverranno progressivamente insite nella nostra quotidianità.