A casa
interrogativi e quesiti determinanti nel mondo contemporaneo. Dall’inizio del lockdown, si sono registrate significative dinamiche legate a fenomeni di stravolgimento degli scenari, di ribaltamento paradigmatico, di rivoluzioni, legate a molteplici contesti. Le modalità del lavoro hanno subito una traslazione di contesto. I luoghi propri del contesto lavorativo, da spazi condivisi, quali uffici, studi, stabilimenti, trovandosi di fronte al vincolo di chiusura, hanno adottato modalità alternative di prosecuzione.
In tale assetto, la casa, come nucleo intimo legato alle gestualità del quotidiano, è stata invasa da nuove dinamiche quotidiane. L'ibridazione dell’ambiente domestico con quello lavorativo ha portato a significativi stravolgimenti nel ripensamento degli spazi propri dell'abitare, che, data l’opinione di numerosi esperti, potrebbe non essere temporaneo, ma permanere nel tempo. Gli impatti che la chiusura (il lavoro telematico) ha comportato, se dal punto di vista ambientale e sotto alcuni aspetti produttivi, ha registrato risultati positivi, dall’altro, ha generato fenomeni di alienazione e distaccamento, influenzando negativamente il rapporto che l’individuo ha instaurato con la produttività e con le modalità di vivere il lavoro. L'individuo trovandosi a sperimentare una dimensione abitativa differente da quella usuale, si è ritrovato a dover mettere in atto fenomeni di adattamento, aprendo lo sguardo verso nuove modalità di abitare e di lavorare.