La ricerca si propone di studiare i rapporti tra la maggioranza eterosessuale e gli altri gruppi sessuali minoritari (omosessuali, bisessuali, transessuali, et al.) nel sistema di protezione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Il lavoro avrà il triplice scopo di compiere un assessment della situazione di squilibrio intercorrente tra i gruppi sociali in termini di protezione giuridica, di individuarne le cause, e di proporre strategie e possibili soluzioni per colmare il divario e progressivamente realizzare l'eguaglianza tra i diversi orientamenti sessuali nel sistema convenzionale.
La ricerca propone un approccio innovativo, basato sulla multidisciplinarietà, che coniuga alla metodologia giuridica quella della sociologia politico-giuridica, nella convinzione che alcune tematiche, come la protezione internazionale dei diritti fondamentali, specialmente se legate all'orientamento sessuale, debbano essere analizzate attraverso una prospettiva intersettoriale che tenga in considerazione altresì i risvolti politici, sociali e antropologici.
Le potenzialità della ricerca consistono nella realizzazione di un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte e nell'enucleazione di strategie propositive che possano stimolare un progresso nella tutela dei diritti delle minoranze sessuali e promuovere l'integrazione e l'inclusione della diversità a partire dagli strumenti giuridici esistenti nell'ordinamento internazionale. La ricerca si propone altresì di far familiarizzare la dottrina giuridica internazionalista e generalista con teorie che al momento rimangono relegate agli studi di settore, come quelle dei queer studies, che possono altresì essere applicate ad altri campi del sapere per studiare i rapporti di potere e il ruolo che il diritto nel mantenere questi rapporti o, eventualmente, sovvertirli.