Il presente progetto di ricerca si propone quale obiettivo principale quello di analizzare la distribuzione dei reati ambientali tra le province italiane per determinarne le possibili cause: l'intersezione tra i dati sui reati ambientali e quelli sulla criminalità organizzata potrà inoltre consentire di valutare l'impatto di tali reati sui divari economici osservabili su scala provinciale. A livello metodologico la ricerca sarà svolta attraverso la costruzione di un modello econometrico che consente di analizzare empiricamente la relazione tra i reati ambientali e la criminalità organizzata in Italia, utilizzando una serie di variabili esplicative che tengano in considerazione aspetti economici, geografici, sociali e di policy in una visione dinamica (2010-2015). I risultati dell'analisi potranno innovare la letteratura economica sul crimine non solo perché si analizza una particolare tipologia di reato quale quello ambientale finora largamente trascurata dalla letteratura empirica, ma anche perché l¿Italia rappresenta un importante caso di studio, considerata la presenza ingombrante delle mafie e di vari sistemi criminali operanti nei diversi mercati illegali.
I risultati dell¿analisi potranno innovare la letteratura economica sul crimine non solo perché si analizza una particolare tipologia di reato quale quello ambientale finora largamente trascurata dalla letteratura empirica, ma anche perché l¿Italia rappresenta un importante caso di studio, considerata la presenza delle mafie e di vari sistemi criminali operanti nei diversi mercati illegali. Inoltre, al meglio delle nostre conoscenze, non ci sono studi empirici nazionali che studino la relazione tra criminalità ambientale e crimine organizzato in Italia. Pertanto, i risultati potrebbero essere particolarmente importanti in quanto offriranno il primo esame empirico dell'associazione tra criminalità organizzata e distribuzione dei reati ambientali a livello provinciale. Infatti, mentre ci sono numerosi studi teorici in letteratura che esaminano i fattori che contribuiscono alla criminalità ambientale, sono carenti e poco coordinati gli studi empirici che hanno esaminato i fattori che cagionano tali fenomeni criminosi. Questa ricerca vuole essere un contributo in tal senso.
Le risultanze dell¿analisi empirica verranno utilizzate per fornire un¿innovativa chiave di lettura del sistema attuale, dando la possibilità di individuare i settori che presentano il maggior tasso di criticità e che, dunque, richiedono interventi di riforma da parte del legislatore. I risultati ottenuti, inoltre, consentiranno di analizzare l¿evoluzione della criminalità ambientale in Italia nel tempo evidenziandone le tendenze e supportando la pianificazione di misure e interventi ad hoc. Ciò potrebbe offrire ai policy-makers e alle forze dell¿ordine una mappa dettagliata del territorio che segnali le aree maggiormente vulnerabili. Verranno, infine, suggerite alcune possibili implicazioni in termini di policy che potranno riguardare la valutazione sia i) degli strumenti e delle strategie di enforcement migliori che le forze dell¿ordine e le autorità competenti potrebbero implementare per contrastare i contatti tra la criminalità organizzata e la criminalità¿ ambientale, sia ii) delle contromisure più efficaci da approntare, a prescindere dalla natura, mafiosa o meno, dei soggetti coinvolti.