Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1063799
Abstract: 

Lo scopo di questo progetto non è quello di trovare argomentazioni per rendere moralmente o eticamente accettabile la domanda dei così detti «sin goods» (beni peccaminosi, Calini 1713), né tantomeno giustificarne la diffusione. Preso atto della presenza storica e diffusa su scala globale di tale tipo di beni e dell'oggettiva impossibilità di eradicarne il consumo, nonostante l'impegno di nazioni e governi, si intende avviare una ricerca di stampo law and economics sui potenziali benefici che la collettività potrebbe trarre dalla riconfigurazione dei sistemi di regolazione, di tassazione e/o di contrasto al consumo di tali beni. Il tema verrà affrontato in una duplice prospettiva. L'analisi, infatti, riguarderà sia l'ambito dei così detti sin goods tollerati (alcolici, tabacco, gioco d'azzardo, pornografia) che quelli illeciti (prostituzione, droghe leggere). Con riferimento al primo ambito, sia in chiave efficientistica che equitativa, si analizzeranno le diverse implicazioni connesse alle modalità alternative di tassazione possibili di quei beni "sin" il cui consumo è tollerato dalla maggior parte delle società civili per cui sono sottoposti da tempo a norme che a differenti livelli di severità ne disciplinano il consumo. Per quel che concerne il secondo, si approfondiranno i possibili approcci di intervento pubblico (regolazione/tassazione) per l'accesso a quei beni (o servizi) di cui oggi le leggi vietano il consumo e/o il commercio (droghe leggere, prostituzione). In realtà, nonostante i divieti e le sanzioni previste dalle leggi, i mercati illegali originati da tali beni continuano ad esistere e a movimentare enormi quantità di risorse che sfuggono (almeno nel nostro Paese) a qualunque forma di tassazione, mettendo in luce l'inefficienza delle soluzioni giuridiche sin qui prodotte dagli ordinamenti giuridici.

ERC: 
SH1_13
SH3_7
SH3_9
Innovatività: 

La crescente diffusione del consumo di sin goods può dar luogo a spunti di analisi molteplici nell'ambito dell'Economia Pubblica sia dal punto di vista positivo che normativo non ancora pienamente sviluppate nella letteratura economica.
In relazione al tema relativo alla tassazione dei sin goods tollerati, è possibile rinvenire carenze della letteratura nel ponderare i guadagni di efficienza connessi al prelievo con il rischio di regressività insita nella struttura impositiva. Nei modelli analitici di optimal taxation, infatti, poco peso è stato attribuito all'analisi relativa alle elasticità incrociate delle curve di domanda dei sin goods e al ruolo rivestito dalla dipendenza da consumo nelle scelte degli agenti economici. Poco trattato anche a livello empirico, inoltre, è il tema del confronto internazionale da un punto di vista efficientistico dei sistemi di tassazione dei beni da dipendenza.
In ogni caso il progetto verrà orientato a: censire quali prodotti sono considerati sin product nei paesi europei e stabilire il relativo grado di tolleranza nei loro confronti (in Olanda, ad esempio, la tolleranza nei confronti delle droghe leggere è differente da quella italiane, ecc.); ricostruire le regole e gli strumenti di tassazione applicati ai sin product nell'ambito dei paesi europei (e confronto con USA, CINA e RUSSIA); sviluppare alcune simulazioni che dimostrino come variando alcuni parametri (ad esempio, il numero dei sin products tollerati dalla legge o le modalità di tassazione) si possano ottenere vantaggi migliori per le entrate dello Stato rispetto alle soluzioni attuali.
Un ulteriore interconnessione arricchente rispetto alla letteratura esistente deriva dall'analisi dell'impatto che il consumo di sin goods genera sui livelli di spesa pubblica e, in particolare, sulla spesa sanitaria necessaria per curarne ex-post gli effetti negativi sulla salute. Ma oltre che sui livelli di spesa, alcune analisi (Afonso et al 2011) hanno anche evidenziato una correlazione negativa tra l'uso di alcuni sin goods (in particolare il tabacco) e l'efficienza delle politiche di spesa sanitaria. Un'estensione dell'analisi positiva considerando un più ampio ventaglio di sin goods rispetto a quelli considerati in letteratura sui livelli e sull'efficienza della spesa sanitaria permetterebbe di trarre implicazioni di policy più precise riguardo, ad esempio, ai settori che necessitano di interventi prioritari.
Il profilo relativo alla correlazione tra gioco d'azzardo legale e criminalità organizzata, inoltre, risulta decisamente poco affrontata. L'analisi empirica attraverso l'applicazione della Kuznets, infatti, curve mira a verificare se sussiste un nesso causale tra dimensione economica del gioco d'azzardo e diffusione di reati connessi alla criminalità organizzata, con la possibilità di incrementare un importante stato di avanzamento rispetto allo stato dell'arte.
A queste analisi di tipo positivo vengono associate anche indagini innovative di tipo normativo.
In quest'ambito, è ben noto che lo Stato interviene, in funzione paternalistica, per disincentivare la domanda attraverso forme di tassazione con lo scopo di generare effetti indotti di sostituzione, ottenendo al contempo un gettito. Dai risultati scaturenti dal modello analitico di optimal taxation dei sin goods l'obiettivo è sviluppare una proposta di modificazione della struttura del prelievo dei sin goods che consenta di massimizzare il benessere sociale ponderando i guadagni di efficienza previsti con le istanze equitative. Sembrerebbe, tuttavia, utile indagare, anche attraverso gli innovativi metodi dell'experimental economics, se la tassazione risulti lo strumento più efficace per ridurre la domanda di tali beni. A questo proposito il gruppo di ricerca si propone di effettuare un'indagine mediante questionario su un campione selezionato e stratificato per età, livello culturale ed economico. L'obiettivo è verificare se- e eventualmente in che misura- il consumo di sin goods è correlato al contesto socio-culturale dei consumatori. Alla luce dei risultati, pertanto, un ulteriore profilo di ricerca sarebbe fornito dall'individuazione dello strumento di policy più adatto a contrastare la domanda di sin goods: la distorsione del prezzo attraverso forme di tassazione o investire, ad esempio, su una maggiore education che generi una compliance del consumatore e, al tempo stesso, non crei problemi di equità delle sin taxes, laddove andrebbero eventualmente a colpire fasce della popolazione più deboli dal punto di vista socio-economico.

Codice Bando: 
1063799

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma