I miei interessi di ricerca in ambito early modern si concentrano in particolare sul rapporto tra la poesia (soprattutto dei metafisici: John Donne, George Herbert e Richard Crashaw) e il teatro (Shakespeare, Marlowe) con la crisi religiosa, le speculazioni teologiche e i prodromi della secolarizzazione tra Cinque e Seicento. In particolare, in occasione dell'edizione di Tutto è vero, o Enrico VIII di Shakespeare e Fletcher (Bompiani), ho approfondito anche il rapporto tra l'artigianalità shakespeariana e il ri-uso di fonti storiche nelle history plays. In ambito sette-ottocentesco, mi occupo prevalentemente dell'ascesa e affermazione del novel, con particolare attenzione alla continuità con i generi precedenti (non necessariamente letterari) e all'evoluzione di concetti religiosi e principi morali. In ambito modernista, mi occupo di The Waste Land di T.S.Eliot, non solo nei suoi aspetti traduttivi e interpretativi. Mi interessa in generale il rapporto tra manierismo/barocco e modernismo, e nel caso di Eliot il suo rapporto come poeta e come critico con le forme del wit elisabettiano. Mi interessa la prima produzione narrativa e teatrale di Samuel Beckett, e la scena teatrale contemporanea inglese, con particolare attenzione alle declinazioni formali e sperimentali di temi sociali e politici (Caryl Churchill, Anders Lustgarten).
© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma