Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2033702
Anno: 
2020
Abstract: 

La Proposta si colloca nell'ambito delle attività di ricerca, didattica e sperimentazione, che i componenti del gruppo stanno affrontando da anni, in maniera autonoma e congiunta. In particolare, tali attività hanno riguardato il rapporto, già affrontato in passato, tra pianificazione territoriale e rigenerazione urbana, tra ambiente ed ecologia, mostrando le attuali sfide che la disciplina si trova a dover affrontare. Difatti, da tempo politiche urbanistiche e scelte progettuali prefigurano un imprescindibile cambio di passo e un differente modello di sviluppo, che implica un ripensamento complessivo su alcune pratiche e modalità di intervento consolidate e l'esigenza di una profonda revisione dei temi, degli approcci, degli strumenti di intervento, proprio a partire da una lettura strutturale delle dinamiche di trasformazione che interessano le città ed il territorio.
La Ricerca trae origine dalla necessità di individuare nuovi modelli urbani sostenibili e resilienti, indagando, con uno sguardo aperto all'interdisciplinarietà, le relazioni tra urbanistica, territorio rurale, infrastrutture, ambiente; indispensabili per affrontare le contemporanee sfide ecologiche, sociali ed economiche che coinvolgono l'attuale condizione post-metropolitana, rispondendo in maniera proattiva ai mutamenti ambientali e socio-economici che li connotano. In una strategia di rigenerazione degli ambienti di vita contemporanei, lo Studio, guardando prevalentemente al contesto nazionale, persegue l'obiettivo di definire nuovi riferimenti metodologico-sperimentali e operativi per la rigenerazione urbana, con particolare attenzione alle reti e agli spazi di relazione dei medi sistemi insediativi policentrici. In questo quadro si evidenzia la necessità di considerare il "paesaggio al margine" della città come "nodo funzionale" di interscambio e "attrezzatura urbana", nei termini di servizio pubblico che garantisca anche una risposta ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale.

ERC: 
SH2_9
SH2_10
SH2_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2564360
sb_cp_is_2656250
sb_cp_is_2697158
sb_cp_is_2619659
sb_cp_es_369957
sb_cp_es_369958
Innovatività: 

Se da tempo le istanze ambientaliste-ecologiste e il rallentamento della crescita urbana hanno riportato i problemi del territorio al primo posto degli interessi disciplinari e operativi, una prima riflessione potrebbe guardare al concetto stesso di territorio, colto nei suoi spessori storici e anticorpi, o nella sua autonomia di insieme di luoghi specifici e riconoscibili, dotati di caratteri profondi e proprie identità. In particolare, la ricerca intende approfondire le strategie di rigenerazione ambientale, di rivitalizzazione sociale, di valorizzazione economica e culturale della città e del territorio più adeguate all'attuale fase di cambiamento urbano e territoriale, in quel rapporto tra territorio aperto e città che spesso mostra le sue forme più deteriorate, in quelle marginalità nelle quali si sono smarrite e decomposte sia le fisionomie tipologiche e spaziali dell¿urbanità, sia le radici e la sapienza delle culture materiali (Cusmano 2002).
Gli esiti di questa indagine e l'individuazione di riferimenti operativi, con la conseguente verifica sperimentale su alcuni contesti territoriali, rappresentano un potenziale risultato utile all'avanzamento disciplinare, al fine di individuare l'ottimizzazione delle risorse del territorio per raggiungere l'obiettivo del potenziamento delle reti di città, che derivi dalla riorganizzazione dei servizi, attraverso l'individuazione di un sistema di "nodi di paesaggio" in cui spiccano valori collettivi, etici e estetici (Gasparrini 2011). In questo, un aspetto innovativo sarà quello di lavorare, con un approccio critico, sul "sistema degli spazi", che vale la pena ricordare è una connessione di elementi funzionalmente organici, ma anche co-relazione e insieme di grandezze, per rinnovare le forme del progetto, dilatando i compiti degli oggetti territoriali di studio (Balbo 2016). Attraverso questi sistemi fare avanzare la ricerca attivando sperimentazioni che muovono, oltre che dalla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e del capitale naturale, dall'esigenza di individuare anche possibili sviluppi sulla rete degli spazi pubblici aperti, inteso nella sua configurazione sistemica e che assume il proprio valore di connessione visibile, funzionale, e ambientale con il contesto paesaggistico e con le risorse e le reti ecologiche che lo caratterizzano, sui quali rifondare un uso collettivo degli spazi che riordini le forme del paesaggio urbano e territoriale. Questo è evidente nell'attuale evoluzione culturale che sottolinea una crescente attenzione al paesaggio come "bene comune" in grado di guidare strategie condivise di rigenerazione secondo principi di sostenibilità e di resilienza ai cambiamenti globali verso nuove economie green. In questo senso il territorio dell¿area vasta non solo ritrova le sue densità, ma tende a imporsi, insieme alle sue città, come protagonista di una assai più comprensiva progettualità.
Uno degli esiti attesi dal programma di Ricerca è quello di giungere alla definizione di riferimenti teorici ed operativi propedeutici alla messa in campo di strategie progettuali integrate in grado di ricomporre le scale e gli approcci della disciplina, soffermando l'attenzione sulla lettura e la valorizzazione delle specificità dei caratteri formali dei luoghi. Questo sarà effettuato anche attraverso l'individuazione dei "telai" che compongono il policentrismo, quello infrastrutturale, ambientale, dei servizi, della morfologia, che evidenzia un ulteriore potenzialità per l'avanzamento delle conoscenze, nell'approfondimento dei rapporti tra territorio aperto e città, soffermandosi in particolare sulle "frange", dove non solo è difficile comprende dove finisce la città e dove comincia il territorio, o viceversa, ma si ha la netta sensazione dell'inizio e dell'incombenza di un modello oscuro e minaccioso che le metafore, prima della campagna urbanizzate e, oggi, della città diffusa, non servono certamente a esorcizzare (Cusmano 2009). Risulta utile approfondire le attuali strategie di riorganizzazione territoriale, concentrandosi anche sulle aree di margine e di maggior problematicità interpretativa, cercando risposta a plurimi interrogativi che coinvolgono procedure per la verifica della perimetrazione proposta dagli strumenti urbanistici; la valutazione di possibili interazioni tra urbano e rurale; la ridefinizione del ruolo del contesto non edificato quale "connettivo ambientale" tra gli spazi urbani, propulsore del sistema dei centri minori; la ricomposizione dei margini urbani.
La collaborazione interdisciplinare costituisce un¿opportunità di rilievo per il confronto sia delle strategie progettuali che dei nuovi strumenti di pianificazione al fine di giungere a uno scenario condiviso di innovazione, grazie alla consolidata esperienza e condivisa collaborazione sul tema, sancita da ricerche, collaborazioni e seminari, nell'ambito delle quali sono già emersi nuovi riferimenti teorico-metodologici e operativi di interesse internazionale.

Codice Bando: 
2033702

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