Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2188570
Anno: 
2020
Abstract: 

L'incremento d'incidenza delle metastasi cerebrali (BM) da cancro del polmone non a piccole cellule (NSCLC) negli ultimi decenni è legato ai progressi nel trattamento oncologico e al miglioramento delle tecniche di neuroimaging. L'ultima revisione del TNM del 2018 introduce inoltre il concetto di radicalità chirurgica anche nel paziente oligometastatico. E' quindi importante individuare questi pazienti il più precocemente possibile ed alcuni marcatori biochimici potrebbero riempire quest'area di necessità clinica per il loro valore potenzialmente predittivo.
Il processo di neo-angiogenesi è fondamentale per la crescita dei tumori cerebrali secondari e il vascular endothelial growth factor (VEGF) ne è il principale regolatore; nel sistema nervoso centrale l'espressione di VEGF appare correlata ad un danno della barriera emato-encefalica con un aumento della permeabilità vascolare necessario al passaggio delle cellule tumorali dal circolo sanguigno al parenchima cerebrale. In questo processo intervengono, inoltre, le caderine, molecole che mediano l'adesione tra le cellule. Recenti studi hanno evidenziato che pazienti con NSCLC con metastasi cerebrale presentano un'espressione di E-caderina inferiore rispetto ai pazienti con NSCLC senza metastasi; al contrario, i marcatori mesenchimali (come N-caderina), sono di solito sovraregolati nelle metastasi del cancro del polmone e che alcune citochine specifiche possono favorire la localizzazione delle cellule metastatiche nel parenchima cerebrale. Il progetto che presentiamo si prefigge quindi due obiettivi: identificare il ruolo e il valore predittivo del dosaggio sierico di N-caderina e E-caderina e del loro rapporto nei pazienti con NSCLC e verificare l'effettiva azione combinata di queste molecole con VEGF ed EGFR e con citochine specifiche (CXCR4 e CXCR7) nel superamento della barriera ematoencefalica nei pazienti che presentano localizzazione secondaria cerebrale di NSCLC.

ERC: 
LS7_7
LS4_6
LS3_4
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2872703
Innovatività: 

Le metastasi cerebrali richiedono strategie diagnostiche e terapeutiche personalizzate che dovrebbero essere multidisciplinari e multimodali perché possono rappresentare la prima manifestazione di cancro, di recidiva in un paziente in remissione o in fase di malattia avanzata.
In questa nuova era di trattamento, una migliore comprensione dei meccanismi biologici e molecolari alla base dello sviluppo e della progressione della BM consentirà ulteriori progressi nello sviluppo di nuove e più efficaci terapie per la BM.
Identificare precocemente e con metodiche non invasive i pazienti NSCLC che hanno una probabilità più elevata di sviluppare una metastasi cerebrale, permette di:
- selezionare i pazienti che dovranno ricorrere ad un più stretto follow-up neuroradiologico in modo da identificare la presenza di una metastasi cerebrale quando ancora è singola (garantendo un maggior successo in termini di sopravvivenza dopo l¿intervento) o quando ancora di dimensioni suscettibili alla sola radioterapia (lesioni subcentimetriche);
- Selezionare i pazienti suscettibili di eventuale radioterapia intracranica predittiva a fronte di un miglior rapporto rischio/beneficio per tale procedura

Codice Bando: 
2188570

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