Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1550939
Anno: 
2019
Abstract: 

Il progetto analizzerà le guerre d'Italia su scala europea, come momento di un conflitto più ampio, in cui le cause endogene della frammentarietà e fragilità degli Stati italiani si intrecciarono con alcune grandi questioni apertesi sullo scenario internazionale e nello scacchiere mediterraneo in una crescente interdipendenza fra equilibrio italiano ed europeo: l'espansionismo francese, la supremazia iberica nel Mediterraneo occidentale, il protagonismo ottomano nello spazio mediterraneo e in Europa orientale.
Privilegiando tre versanti di analisi - diplomatico, militare, culturale - la nostra prospettiva è quella di rileggere questa fase storica non tanto alla luce dell' "Italia spagnola", per come si definì alla fine delle guerre, ma partendo da eventi, problematiche, singoli aspetti che possano delineare linee di continuità - e non di rottura - con l'Italia del secondo Quattrocento.
Attraverso alcuni casi di studio, evidenzieremo come l'Italia abbia rappresentato tra XV e XVI secolo un laboratorio europeo di pensiero e di pratiche in diversi ambiti: politico, perché anticipò i rapporti di forza tra potenze che di lì a poco si sarebbero imposti in Europa; diplomatico, in quanto divenne il luogo del rafforzamento della mediazione come metodo di soluzione dei conflitti e della sperimentazione di agenti e strumenti nuovi della comunicazione e della propaganda; militare, perché le guerre d'Italia non furono solo l'inizio di una "rivoluzione militare" sul piano della tecnologia e delle strategie belliche, ma posero la guerra al centro della riflessione politica per quei pensatori che, a partire da Niccolò Machiavelli, misero in relazione il tema della guerra con l'elaborazione del concetto di "ragion di Stato"; infine, culturale, poiché determinarono una produzione sia storiografica sia poetica originale che ebbe una diffusione straordinaria in Europa e incise a lungo sulla pratica di riscrittura del passato e sui codici autorappresentativi della società italiana.

ERC: 
SH6_7
SH5_8
SH5_2
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_1976161
sb_cp_is_2037393
sb_cp_is_2012279
sb_cp_is_1975126
sb_cp_is_1942472
sb_cp_is_1963444
sb_cp_es_307395
sb_cp_es_307396
sb_cp_es_307397
sb_cp_es_307398
sb_cp_es_307399
Innovatività: 

Rispetto alle linee di ricerca indicate nei paragrafi precedenti, il nostro progetto si propone di offrire una serie di contributi innovativi sia sul piano scientifico e metodologico sia sul piano dell'ampliamento delle fonti documentarie accessibili agli studiosi, in linea con il rinnovamento storiografico in atto, segnato da nuove suggestioni e nuovi filoni di ricerca che hanno interessato sia gli storici del Medioevo sia gli studiosi dell'età moderna in una prospettiva di lungo periodo.
Intendiamo "rovesciare" l'approccio degli studi sulle guerre d'Italia tradizionalmente caratterizzati da una prospettiva condizionata dalla cosiddetta "Italia spagnola", per come si definì a partire dal 1559, a uno sguardo che privilegi l'analisi di quella stagione storica partendo dall'Italia quattrocentesca e inserendo quegli eventi in un quadro di sviluppo e di cambiamento europeo e mediterraneo.
Questa impostazione consentirà di superare una tradizionale divisione cronologica tra medievisti e studiosi della prima età moderna che non ha giovato in passato all'avanzamento della conoscenza sulle guerre d'Italia. Alla luce di alcune linee di continuità che emergono dal presente progetto sul piano politico-diplomatico, militare e culturale, intendiamo favorire le connessioni e il dialogo tra studiosi del Quattro e del Cinquecento, evidenziando nei contributi dei singoli componenti l'analisi di pratiche, il permanere di linguaggi e di contesti che dagli Stati italiani si proiettano nel secolo XVI anche verso i nascenti Stati europei e facendo dialogare ricerche in corso in ambiti temporali contigui ma scarsamente comunicanti tra loro. La ricchezza degli archivi italiani e la grande quantità di materiale documentario tuttora inedito consentiranno di apportare un contributo significativo allo studio di questa particolare stagione storica ampliando la conoscenza di protagonisti, fatti e problemi. Una particolare attenzione sarà dedicata al contributo, ancora poco studiato, offerto dal Regno di Napoli che tra Quattro e Cinquecento svolse un ruolo politico cruciale nelle vicende della penisola e dei paesi d'Oltralpe e fu un centro culturale di attrazione per letterati come Biondo, Pontano, Sannazaro, Valla, le cui opere rappresentarono un punto di riferimento per gli umanisti non solo italiani ma europei, a fronte di una duratura emarginazione della prospettiva meridionale in questi studi frutto di una visione parziale che si impose già nel XVI secolo, a seguito della dominazione spagnola, e che fu poi ripresa ed enfatizzata dalla storiografia risorgimentale ottocentesca tesa a prediligere i momenti di difesa e di affermazione della "libertà" nella storia della penisola.
Il progetto si propone inoltre di lavorare all'ampliamento delle fonti documentarie accessibili agli studiosi. Uno degli obiettivi è la realizzazione di un database di scrittori e di testi militari stampati a Venezia e Roma tra il 1494 e il 1559. Lo strumento permetterà di analizzare e presentare in modo sistematico una sezione rilevante del panorama librario in due centri rappresentativi della politica e della cultura rinascimentali. Saranno valorizzate tre macroaree: le opere, gli autori e gli stampatori. Oltre alla produzione libraria originale saranno prese in considerazione, in una chiave comparativa, anche le stampe di testi classici (latini e/o greci) considerati un riferimento imprescindibile nell'elaborazione delle formulazioni moderne di strategia, tattica, logistica e virtù marziale.
Sul piano delle fonti letterarie sarà proseguito e implementato il database di poesia lirica, già avviato grazie a un finanziamento Sapienza (progetti piccoli, Ateneo 2014, responsabile Italo Pantani), il cui l'allestimento è stato affidato alle cure del DigiLab Sapienza ed è quasi concluso (il database sarà accessibile nei prossimi mesi all'indirizzo http://rmcisadu.let.uniroma1.it/CLIAP/data_entry). Il database è il frutto della rielaborazione di un lavoro di Pantani (Biblia. Biblioteca del libro italiano antico, Milano, 1996) in cui lo studioso schedava ben 5.270 edizioni di libri di poesia volgare pubblicati tra il 1470 e il 1600 da cui è nata anche un'altra ricerca di Pantani su La poesia italiana in tipografia (parte prima: 1470-1529). Molti dei libri di poesia censiti riguardano argomenti politici del periodo di nostro interesse: all'analisi di questa produzione rivolgeranno la propria attenzione sia Pantani sia Carlomusto per evidenziarne tendenze generali ed espressioni di particolare interesse.
Si tratta di un cantiere documentario e testuale che apre innumerevoli prospettive di ricerca e che il nostro progetto si propone di incrementare realizzando il censimento dell'intera, vastissima produzione in ottava rima, e di quella in lingua latina, riguardanti eventi politici, o più latamente di interesse storico negli anni 1494-1559; l'introduzione nel database dei risultati di questo censimento e la realizzazione di una sintesi critica sull'argomento.

Codice Bando: 
1550939

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