
La ricerca intende proseguire un percorso di studio dedicato alle figure che hanno studiato alla Regia Scuola di Architettura di Roma (oggi Facoltà di architettura dell'Università Sapienza) nei primi anni della sua istituzione e che sono diventate dei riferimenti culturali per il valore e il prestigio delle loro opere. Dopo Lina Bo Bardi, architetta romana attiva in Brasile tra gli anni Quaranta e Novanta, l'attenzione va a Rino Levi, architetto di origini italiane, tra i più importanti architetti della modernità brasiliana, che ha contribuito a costruire la città moderna di San Paolo alimentando un dibattito sul compito dell'architettura (e dell'architetto) nel processo di integrazione tra soluzioni tecnologiche e qualità plastica ed estetica dell¿edificio. Ciò che distingue l'architettura di Rino Levi non è soltanto la sua architettura ma il processo progettuale e costruttivo che riflette un approccio culturale fortemente debitore alla sua educazione europea e specificamente italiana. Dopo gli studi liceali all'istituto Dante Alighieri di San Paolo, Levi venne a studiare in Italia: dapprima a Milano all¿Accademia di Belle Arti di Brera (1921-24), quindi a Roma alla Regia Scuola Superiore di Architettura dove si laureò nel 1926. Per quanto breve, il suo soggiorno a Roma lasciò un'impronta indelebile di cui si trovano evidenti tracce nello stile della sua architettura e nel pensiero che le accompagna, riassunto nell'articolo "Architettura e estetica delle città", scritto prima di tornare in Brasile. La centralità dell'architettura nella costruzione della città moderna e il compito etico ed estetico dell'architetto, sono aspetti che possono tracciare dei percorsi di riflessione in un ambito culturalmente incerto qual è quello dell'architettura oggi, vista sempre più spesso come azione speculativa e non come costruzione positiva della città.
Rispetto allo stato attuale delle conoscenze, la ricerca proposta, non intende soltanto aprire una finestra sull¿opera di un architetto di origini italiane che ha studiato alla facoltà di architettura di Roma negli anni Venti, ma anche interessarsi ad un approccio e un metodo che presenta numerosi spunti di riflessione su questioni di attualità del progetto. Un primo obiettivo che ci si propone è l¿ampliamento del campo delle conoscenze e la divulgazione dell¿opera di Rino Levi così come merita. Per far questo un primo obiettivo del progetto è l¿organizzazione di un seminario di studi in onore di Rino Levi integrata con una mostra fotografica dei progetti.
SEMINARIO DI STUDIO E MOSTRA DEI PROGETTI
Il seminario di studi ha lo scopo di riunire la comunità scientifica degli studiosi di Rino Levi per ripercorrerne le vicende umane e professionali e far conoscere uno dei più importanti architetti del Novecento. Si ipotizza di svolgere il seminario di studio in due mezze giornate e di articolarlo in sessioni tematiche riguardanti l¿architettura e l¿attualità del pensiero e dell`opera di Rino Levi, invitando a partecipare studiosi italiani e brasiliani. A tale proposito sono già in corso degli scambi culturali con Renato Anelli, studioso di Rino Levi e autore del libro ¿Rino Levi. Architettura e città¿ (Romano Guerra 2001). Una mostra fotografica dei progetti di Levi accompagnerà il seminario di studi.
Il seminario di studi e la mostra dei progetti sono organizzati con il sostegno e la collaborazione di Barbara Levi, figlia dell'architetto e depositaria di ricordi e documenti.
PUBBLICAZIONE
Obiettivo finale della ricerca è la comunicazione degli esiti delle indagini svolte dai componenti il gruppo di ricerca e del seminario di studi. A tale proposito si intende promuovere una pubblicazione da concepirsi come primo passo di una rilettura critica dell¿opera di Rino Levi. La pubblicazione sarà la sintesi del lavoro collettivo e conterrà oltre i testi scritti anche la cartografia del contesto storico-geografico in cui è stata realizzata l'opera di Levi.