L'illuminazione è responsabile di buone prestazioni visive e di una corretta percezione dello spazio, ed ha un ruolo parzialmente definito in termini di benessere. Molto apprezzato è poi l'utilizzo di luce naturale, che se ben utilizzata consente ottime prestazioni visive e forte risparmio energetico. Una rivoluzione in ambito illuminotecnico è rappresentata dalle scoperte in campo fotobiologico, che hanno evidenziato conseguenze dello stimolo luminoso in termini di ritmi circadiani. Inoltre, è noto che la Radiazione Ultravioletta Solare (RUS), sotto certe specifiche condizioni, è potenzialmente dannosa per l'occhio e la cute.
Una metodologia integrata per l'analisi dei differenti aspetti connessi con l'illuminazione consentirebbe di proporre un nuovo approccio alla progettazione illuminotecnica basata sui principi del risparmio energetico ma finalizzata, oltre al comfort visivo, anche al benessere psicologico e circadiano, nonché alla prevenzione e protezione rispetto ai potenziali danni da RUS.
Il presente progetto di ricerca, sperimentale e numerico, ha l'obiettivo di correlare l'illuminazione energeticamente sostenibile con gli effetti della radiazione sull'occhio, svolgendo misure e simulazioni di tipo energetico, fotometrico, psicologico e psicofisico, in ambiente confinato e aperto. Lo studio ha come finalità quella di sviluppare una nuova metodologia volta alla definizione di linee guida per una progettazione illuminotecnica sostenibile dal punto di vista energetico e ambientale e attenta agli effetti sia sulla salute che sul benessere delle persone (Illuminazione sostenibile e biologica).
L'attività di ricerca approfondisce un tema molto attuale ma finora poco praticato, cercando di individuare delle soluzioni a problemi ad oggi non risolti e che hanno un peso sociale ed economico non trascurabile sulla comunità. L'attività inoltre cerca di individuare un percorso per la definizione di linee guida innovative per la progettazione, linee guida di cui si sente nella comunità scientifica il bisogno per integrare le nuove conoscenze in un contesto progettuale/realizzativo e poter beneficiare al massimo delle nuove scoperte, minimizzando i rischi da una parte, i consumi energetici dall'altra.
L'attività propone anche la definizione di algoritmi per la caratterizzazione della dose cumulata al suolo, algoritmi al momento non disponibili e di fondamentale importanza per avere una simulazione integrata completa degli effetti della radiazione solare.
Il progetto è caratterizzato dai seguenti aspetti:
a) in termini di avanzamento delle conoscenze:
- L'integrazione di sistemi, metodologie, procedure e tecniche relativi ad ambiti di ricerca attualmente divisi porterà ad una conoscenza più approfondita dei rischi e dei vantaggi connessi all'esposizione alla radiazione luminosa.
- L'analisi integrata dei parametri radiativi, ambientali e umani consentirà di stimare con accuratezza l'esposizione personale alla radiazione ricevuta all'occhio, e le conseguenze di questo sulla performance dell'individuo.
- La sistematizzazione di materiali, metodi e risultati darà vita ad un database che potrà portare a definire in modo più preciso la relazione tra tipologia espositiva e altri parametri progettuali (da una parte) e rischi connessi all'esposizione (dall'altra).
b) in termini di sviluppi applicativi:
- Lo sviluppo di un nuovo protocollo di misura per la valutazione di grandezze specifiche (radiazione UV efficace all'occhio, illuminazione biologica, etc.) porterà all'implementazione degli attuali sistemi di stima della dose e degli effetti circadiani.
- L'implementazione di procedure e algoritmi per la computazione di fattori di rischio legati a differenti esposizioni che porteranno alla futura realizzazione di un sensore integrato.
c) in termini di fruitori:
- Tutti gli utenti (i lavoratori ed i fototipi più sensibili in particolare) potranno utilizzare strumenti maggiormente accurati per la valutazione della loro esposizione.
- Enti, pubblici e privati, certificatori e normatori potranno definire nuovi criteri e metodologie di misura.
Una campagna di sensibilizzazione verso una corretta esposizione alla radiazione naturale ed artificiale, indurrà ad evitare le esposizioni pericolose, riducendo gli eventi dannosi, con vantaggi generali per la salute pubblica.