Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1086446
Abstract: 

La scienza matematica ha il pregio di poter essere applicata a qualunque forma di conoscenza e, non ultima, alle regole di governo della società e, dunque, alla giustizia. Se l'esito di un giudizio fosse prevedibile, non diminuirebbero solo i "tempi della Giustizia" ma anche il numero di controversie e si potrebbe realizzare quella "certezza del diritto" richiesta da cittadini e imprese. La lunghezza dei processi nei tribunali -di ogni ordine e grado- italiani è una questione nota, oggetto di molti progetti di riforma.
Il presente progetto di ricerca si prefigge l'obiettivo di individuare una soluzione concreta ed effettiva per porre fine al citato stato di incertezza.
Al fine di addivenire a tale obiettivo, può essere utile munirsi di un sistema di robo justice che preveda l'utilizzo di algoritmi predittivi. Questi ultimi sono in grado di fornire la probabilità statistica di successo di una causa e non sono ancora utilizzati nell'ordinamento italiano.
L'idea alla base è quella di progettare un algoritmo che sia di ausilio sia ai legali che ai giudicanti, questi ultimi potranno così giungere a una più celere decisione della controversia. Il sistema di robo justice qui indicato sarà creato dal gruppo di ricerca nel pieno rispetto della Risoluzione del Parlamento Europeo "Norme di diritto civile sulla robotica", redatta in vista di una "seconda rivoluzione industriale" che sarà caratterizzata da un utilizzo massiccio dei robot.
L' algoritmo potrà fondarsi, ad esempio, anche sulle decisioni dei supremi Organi Giurisdizionali e permetterà così un'ampia diffusione di tutte le sentenze emesse in tutto il territorio nazionale.
Il "robot" che si intende creare sarà uno strumento di ausilio, di supporto per le esigenze degli operatori del diritto e dei cittadini.

ERC: 
SH2_4
SH1_11
PE6_6
Innovatività: 

La ricerca ha delle notevoli potenzialità applicative ed è di sicuro impatto sotto il profilo scientifico, tecnologico e socio-economico.
Si tratta di un fenomeno strettamente connesso alla nuova rivoluzione tecnologica, che determinerà una velocizzazione dei processi giurisdizionali. Inoltre, l'algoritmo potrà avere un positivo impatto anche in ambito più strettamente contrattuale. L'attenzione verso questo tema ha peraltro indotto il Parlamento Europeo ad emanare la Risoluzione del 16.02.2017 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti "Norme di diritto civile sulla robotica", la quale sarà oggetto di attenta analisi al fine di delineare la ratio ad essa sottesa, con particolare riguardo ai relativi contenuti e ai possibili effetti.
L'obiettivo prefissato nel progetto non è semplicemente quello di descrivere i vantaggi derivanti dall'implementazione di sistemi automatizzati in ambito giuridico, ma tramite l'utilizzo degli «algoritmi predittivi», provare a modernizzare il servizio giudiziario, utilizzando i modelli matematici o, più in generale, le tecnologie informatiche.
L'idea di progettare un sistema predittivo che supporti i professionisti legali nasce dal convincimento che la tecnologia rappresenti una risorsa. Difatti, gli operatori legali riconoscono che l'uso dei software può rappresentare un supporto per indicazioni importanti in merito alle controversie giudiziarie e per raccogliere dati. Sistemi di supporto decisionale possono, infatti, aiutare a semplificare il sistema legale, potendo essere utilizzati per assistere e persino prendere decisioni.
Il progetto ha anzitutto come riferimento gli sviluppi raggiunti da altri ordinamenti, come quello francese, che hanno avviato iniziative di giustizia «prevedibile», basandosi su algoritmi che analizzano le decisioni rese dalle Corti, al fine di anticipare l'esito di un giudizio. Nella primavera del 2017, alcuni magistrati delle Corti francesi, segnatamente della Cours d'appel de Rennes e di Douai si sono fatti avanti come volontari di questo esperimento, seppur limitatamente al contenzioso civile, e non anche a quello penale.
Tale esperienza evidenzia come l'utilizzo di strumenti automatici possa effettivamente contribuire a facilitare l'accesso alla giustizia e la completa oggettività delle decisioni.
In effetti, la previsione del potenziale esito della controversia attraverso l'uso di una macchina che, tramite l'interpretazione del linguaggio umano (testi, codici, leggi) applichi questi modelli alle caratteristiche della disputa in questione, è anzitutto in grado di aiutare le parti in causa. Inoltre, l'implementazione della robot justice migliorerebbe la capacità degli avvocati di valutare le chances di successo della causa in cui è coinvolto il proprio cliente. I sistemi automatizzati potrebbero infine sostenere il giudice lungo tutto il suo percorso decisionale a stabilire la giusta sentenza, garantendo la neutralità della decisione.
L'utilizzo del modello matematico potrebbe essere utilizzato anche per i sistemi alternativi di risoluzione delle controversie quali mediazione, negoziazione, arbitrato. Infatti la possibilità di prevedere l'esito di una sentenza migliorerebbe e incrementerebbe l'utilizzo delle ADR.
Come si è già avuto modo di affermare, oltre all'applicazione dell'intelligenza artificiale in ambito giudiziario ed extragiudiziario, la ricerca mira altresì a indagare il tema del rapporto contrattuale automatizzato. Lo studio degli strumenti predittivi in materia contrattuale, oltre a ridurre il grave problema della incertezza (incalcolabilità) del diritto, potrà permettere una negoziazione più consapevole. Al riguardo, il progetto riguarderà direttamente anche le imprese e i consumatori. In tale ambito, la ricerca si pone l'obiettivo di verificare le modalità per garantire parità di condizioni nella negoziazione (level playing field) ed evitare nuove clausole vessatorie per gli utenti, nonché prevenire in un ottica pro-competitiva - eccessive concentrazioni di potere. Ciò sarà utile per individuare più opportuni strumenti di tutela dei consumatori, creare linee guida per l'attività di consulenza alle imprese, ridurre i conflitti e in definitiva prevenire le controversie.
In definitiva, il tema della robo justice è di grande attualità per il panorama giuridico attuale. Grazie a tale progetto, i sistemi predittivi potranno essere utilizzati dagli operatori del mercato nonchè da quelli giuridici. L'impiego di queste applicazioni potrebbe consentire di ridurre, almeno in parte, una serie di errori percettivi normali che spesso influenzano le decisioni giudiziarie-
La diffusione dei risultati raggiunti avverrà attraverso pubblicazioni scientifiche, l'organizzazione di seminari scientifici e di un convegno aperto al pubblico, nel quale saranno presentati i primi risultati della ricerca facendone occasione per divulgare anche attraverso le fonti di stampa gli avanzamenti del progetto.

Codice Bando: 
1086446

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma