Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2639443
Anno: 
2021
Abstract: 

Il progetto nasce dall'intenzione di superare le barriere sia fisiche che di pensiero creativo e innovativo, di primaria importanza per lo sviluppo regionale, indagando come i processi d'integrazione e interconnessione possano essere utilizzati come strumenti d'innovazione al fine di migliorare l'attività di progettazione nei laboratori di fabbricazione digitale che, senza un modo convincente e tassonomico di descrizione dell'attività progettuale, rischiano altrimenti di portare a risultati poco fruibili.
Partendo da una prima indagine che ha rivelato il potenziale produttivo del suolo romano e intravedendo le collaborazioni che gli spazi condivisi possono avere in un habitat innovativo inserito negli spazi urbani, sempre più in espansione sia in termini logistici che produttivi, la Ricerca è finalizzata alla costruzione e coordinamento di una interfaccia specifica che possa essere identificata come un format di co-creazione collaborativa, dove un intervento sistemico si traduce in una piattaforma digitale di organizzazione delle competenze di progettazione e delle tecnologie di produzione distribuite.
Facendo coesistere al suo interno delle attività creativi, laboratori aperti, services privati, istituzioni ed imprese, il progetto mira a coprire in primo luogo il territorio romano, focalizzandosi in modo superlocale, da cui far poter analizzare e sistematizzare una modalità d'azione che possa poi essere replicabile e successivamente testata in altri comuni. Queste cellule produttive potranno successivamente connettersi al fine di condividere esperienze e saperi in modo decisamente più specifico e puntuale nel rispetto delle proprie necessità sociali e culturali.

ERC: 
PE8_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3419643
Innovatività: 

Innovatività e risultati attesi (RA)
Le attività di produzione prese in esame e così mappate avranno modo di interagire direttamente tramite l'attività di progettazione espandendo il proprio bacino di utenza dei propri servizi, e la rete d'impresa di eventuali fornitori o collaboratori. Le attività così come sono state distribuite e descritte, contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi specifici e al raggiungimento dei risultati attesi descritti con lo scopo di indirizzare i risultati della Ricerca a favore di quelle realtà, siano esse PMI artigiane o meno mature , che possono così sperimentare strumenti, modelli e prodotti sostenibili e compatibili con i livelli di complessità, flessibilità ed efficienza che sempre più caratterizzano il paesaggio contemporaneo e che stanno progressivamente invalidando quelli tradizionali. Il rapporto tra manifattura privata e manifattura aperta rappresenta una interessante dicotomia che apre a interessanti sviluppi sperimentali.
Andando a delineare più nello specifico le possibili risposte derivate dalle pratiche e dalle sperimentazioni accennate in precedenza, è possibile definire i seguenti risultati attesi:
RA1: creazione di una piattaforma dalla interfaccia immediata e puntuale nei confronti dei bisogni del cittadino/maker in grado di rispondere in modo puntuale ai bisogni del fabbricatore e del consumatore. Il valore innovativo della piattaforma sarà la sua semplicità e puntualità nel rispondere alla richiesta di contatto. Spesso realtà come quelle prese in esame non dispongono di conoscenze adeguate di UX/UI che sono proprie della disciplina del Design ICAR/13;
RA2: creazione di un prodotto commercializzabile frutto di un sapere condiviso e distribuito, ma al contempo legato strettamente al contesto locale (superlocale). La realizzazione di questi prodotti porterà alla nascita di un database che potrà riflettere per la prima volta una identità cittadina nei prodotti di fabbricazione digitale;
RA3: compilazione di un modello replicabile e adottabile in altre realtà urbane. Come per altre iniziative, s'intende ricercare e validare un modello che possa essere replicabile in diversi contesti, ma contrariamente a queste, lasciando una tela bianca ai suoi partecipanti, quest'ultimi saranno in grado di definire il grado di complessità e di espansione in base alle proprie necessità.

Avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte:
Con una particolare attenzione al rapporto instaurato tra la manifattura digitale e il suo ruolo di produttore/consumatore, la figura del 'Maker' si colloca in un contesto che non lo vede più solo come fruitore di un mercato, ma fautore di una produzione che ha disseminato per la città il proprio potenziale di produzione. Uno scenario ancora aperto ad interpretazione soprattutto perché inseritosi in due contesti contrapposti: quello pubblico, attraverso i FabLab e Makerspace che offrono servizi liberi al cittadino e su cui le PA regionali sono maggiormente interessate ad investire, e quello privato, che offre servizi sempre più puntuali e verticalizzati sulla base di tecnologie sempre più accessibili e customizzabili. Approfondendo le conoscenze sui fenomeni e le tecnologie abilitanti presenti nel panorama dell'industria 4.0, la Ricerca intende questionare il ruolo sociale di queste iniziative private più giovani e più vicine all'implementazione delle nuove tecnologie, per comprendere, in relazione con il valore sociale legate alle realtà più solide, quale ruolo e in che misura la sfera sociale influenzi le attività stesse.
La Ricerca intende definire in modo sempre più puntuale la qualità delle conoscenze e tecniche attualmente possedute e introdotte dalla giovane imprenditoria romana, tenendo conto di quanto, grazie proprio agli strumenti digitali, si tenda ad orientare la propria attività su un piano più digitale ed esteso anziché locale e limitato. La Ricerca prende quindi in considerazione questa fitta rete come una nuova filiera produttiva che, partendo dalla progettazione, partecipativa e aperta, possa passare per una produzione, distribuita e limitata, fino ad una distribuzione che potrà essere valutata in base alla tipologia di prodotto, al contesto d'inserimento, al mercato di riferimento e all'utente finale. Le realtà produttive prese in esame e così definite avranno modo di interagire direttamente tramite la stessa attività di progettazione espandendo il proprio bacino di utenza e dei propri servizi. Se da una parte l'Industria 4.0 ambisce ad un modello produttivo snello e flessibile, sperimentando e sviluppando sistemi di scambio e raccolta di dati tra strumenti, prodotti, utenti e città, dall'altra le imprese più solide e mature sono portatrici di saperi e conoscenze di altissimo valore tecnico, cui un processo sociale come la fabbricazione digitale non può rinunciare.

Codice Bando: 
2639443

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