Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1456171
Anno: 
2019
Abstract: 

La disfunzione tiroidea è la più comune malattia endocrina nelle donne in età riproduttiva. Sia l'ipotiroidismo che l'ipertiroidismo sono stati associati ad alterata funzione ovarica, e tassi di aborto più elevati. In caso di carenza di ormoni tiroidei si osserva un aumento di TSH (thyroid-stimulating hormone) nel plasma materno e dal momento che elevati livelli di TSH sono associati a rischio di aborto intendiamo valutare l¿azione del TSH sulla vitalità e funzionalità del corpo luteo (CL). Il CL è un organo endocrino transitorio che si sviluppa pochi giorni dopo l¿ovulazione e che è responsabile della produzione di progesterone (P4). Il P4 prodotto dal CL è di vitale importanza per il mantenimento della gravidanza. Se non si ha fecondazione o se non avviene l¿impianto sia ha luteolisi con conseguente calo nella produzione di P4 e la degradazione del CL. Come modello di studio intendiamo utilizzare le cellule della granulosa umana, raccolte da aspirati follicolari di persone che si sottopongono a PMA che, se coltivate in presenza di hCG possono andare incontro a luteinizzazione. Lo scopo del presente studio sarà quindi quello di valutare gli effetti del TSH sulla sopravvivenza cellulare di cellule della granulosa luteinica ovarica umana coltivate in presenza di hCG con o senza TSH per vari tempi. Alla fine della coltura valuteremo la secrezione di steroidi mediante dosaggio ELISA, e l¿espressione di geni coinvolti nella sintesi steroidea, mediante real-time PCR. Saranno valutate anche molecole coinvolte nella apoptosi/sopravvivenza cellulare quali p53, PUMA, NOXA, BAX, Bcl2 ed LC3.
L'estensione di queste conoscenze porterà ad una migliore discriminazione delle cause di infertilità femminile dovute a fallimento di impianto o abortività e, di conseguenza, contribuirà allo sviluppo di strategie terapeutiche più mirate ed efficaci per un numero maggiore di pazienti.

ERC: 
LS1_10
LS3_6
LS4_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_1815146
sb_cp_is_2101648
sb_cp_es_289359
sb_cp_es_289360
Innovatività: 

L'approccio proposto mira a identificare i fattori implicati nell'eziologia delle alterazioni della fertilità nelle donne con funzione tiroidea anormale e nella valutazione della loro importanza epidemiologica e del loro valore diagnostico. Gli studi proposti chiariranno alcuni dei meccanismi molecolari che regolano la relazione tra lo sviluppo e la funzione ovarica e l'azione dell'ormone tiroideo e amplieranno le conoscenze sulla regolazione della capacità riproduttiva.
Ad oggi, la diagnosi di ipotiroidismo nelle donne infertili e all'inizio della gravidanza ha mostrato un significativo impatto terapeutico in termini di aumento del tasso di fertilità e diminuzione del rischio di aborto spontaneo. Tuttavia, lo screening della disfunzione tiroidea nell'età pre-gestazionale e gestazionale non è ancora un consenso diffuso. Inoltre, nella pratica clinica le donne con infertilità idiopatica e disturbi del ciclo mestruale sono spesso trattate con ormoni tiroidei, sebbene in assenza di malattia tiroidea, al fine di promuovere la regolarità della funzione ovarica. Con questo studio, proponiamo quindi di creare le basi scientifiche per aumentare il numero di pazienti che, nel caso di patologie tiroidee, dovrebbero essere controllate per la funzione riproduttiva al fine di intervenire precocemente, e viceversa.
Oltre che sull'ovaio l'azione degli ormoni tiroidei agisce anche sul corpo luteo. Il corpo luteo (CL) è una ghiandola endocrina transitoria che svolge un ruolo centrale nel mantenimento della gravidanza (Stocco et al. 2007). Il progesterone (P4) è lo steroide principale secreto da questa ghiandola ed è necessario per l'impianto e il mantenimento della gravidanza (Davis & Rueda 2002).
Oltre che ai recettori per gli ormoni tiroidei nel corpo luteo sono presenti recettori per il TSH (thyroid-stimulating hormone) ed è noto che elevati livelli di TSH nel plasma materno sono associati a rischio di aborto (Benhadi et al. Eur J Endocrinol 2009). Una dimostrazione diretta del coinvolgimento degli ormoni tiroidei e del TSH nel mantenimento di un CL funzionale, non è semplice, principalmente a causa della mancanza di tessuto luteale. A questo proposito, proponiamo di utilizzare cellule della granulosa umana, raccolte da aspirati follicolari di persone che si sottopongono a procreazione medicalmente assistita. Queste cellule possono andare incontro a luteinizzazione in coltura e sono state usate come modello di cellule luteali in vitro. È stato dimostrato che coltivandole in presenza di differenti concentrazioni di hCG hanno un pattern di secrezione di relaxina e steroidi ovarici molto simili a quelli che si osservano in vivo (Stewart et al, JCEM 1997).
Questo piano sperimentale ci consentirà di valutare possibili interferenze del TSH circolante con l¿hCG. È infatti noto che i recettori per FSH, hCG e TSH hanno forti omologie strutturali e quindi possibile avere delle cross reattività così che il TSH può attivare i recettori dell'hCG. Allo stesso tempo anticorpi contro il TSR-R sia attivatori che inibitori, riscontrabili frequentemente nella malattia di Graves e nelle tiroiditi di Hashimoto, potrebbero interferire con la stimolazione dell¿hCG sul P4 portando a regressione del corpo luteo e interruzione della gravidanza.
I risultati scientifici di questo progetto potrebbero contribuire in modo significativo alla comprensione dei segnali molecolari attivati dai TH e TSH nei tessuti riproduttivi, nonché alla loro interconnessione con gli stimoli prodotti dagli ormoni sessuali. L'estensione di queste conoscenze porterà ad una migliore discriminazione delle cause di infertilità femminile e di aborto spontaneo, di conseguenza, contribuirà allo sviluppo di strategie terapeutiche più mirate ed efficaci per un numero maggiore di pazienti.

Codice Bando: 
1456171

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