
Obiettivo:
Confrontare i valori di diffusività protonica (DWI) e coefficiente apparente di diffusione (ADC) tra RM ad 1.5 e 3 Tesla (T) in pazienti affetti da cancro del colon-retto (CRC) prima, durante e dopo terapia neoadiuvante (CRT).
Materiali e Metodi:
Questo studio prospettico multicentrico arruolerà pazienti affetti da CRC localmente avanzato. I pazienti saranno sottoposti a esame RM a 1.5 e 3T pre-, durante e post-CRT. L'intensità di segnale in DWI ed i valori di ADC saranno calcolati sul volume tumorale. I risultati derivati da 1.5 e 3T saranno confrontati e comparati con l'istologia del tumore dopo CRT.
Risultati attesi:
Risultati preliminari su 22 pazienti hanno dimostrato differenze significative di intensità in DWI tra 1.5 e 3T pre-CRT (70.7 vs 324.4; P=.011), durante CRT (52.6 vs 199.9; P=.03) e post-CRT (43.2 vs 135.5; P<.001>
I valori di ADC non hanno mostrato differenze significative tra 1.5 e 3T pre-CRT (0.83 vs 0.85 mm2/s; P=.09), durante CRT (1.18. vs 1.11 mm2/s; P=.08) e post-CRT (1.27 vs 1.24 mm2/s; P=.09).
Su entrambe le apparecchiature RM, nell'arco temporale dei tre controlli, l'intensità di segnale in DWI ha mostrato un trend di diminuzione, mentre i valori di ADC hanno avuto un trend di aumento.
Conclusioni attese:
Nella valutazione del CRC, lo scanner a 3T potrebbe restituire valori di DWI più elevati in confronto all'apparecchio a 1.5T. I valori di ADC sono comparabili tra i due scanner. Inoltre i valori di DWI potrebbero correlare con la risposta alla terapia nei Pazienti affetti da CRC.
La ricerca si colloca nell'ambito di un diretto confronto di alcuni parametri di semeiotica RM fondamentali nella valutazione oncologica tra i due principali scanner ad alta intensità di campo magnetico attualmente presenti sul territorio nazionale.
Il grosso della letteratura scientifica si è finora concentrato sulla valutazione della semeiotica di segnale degli scanner a 1.5 Tesla, gli unici attualmente clinicamente approvati.
Tuttavia, la graduale introduzione dei magneti a 3 Tesla rende necessario un un diretto confronto con gli scanner a 1.5 Tesla in modo da approfondire le conoscenze sulla semeiotica del segnale nei pazienti oncologici, specialmente considerando la possibilità della approvazione clinica nel prossimo futuro.
Una maggiore conoscenza di tali parametri ha come fine ultimo quello di aumentare la accuratezza diagnostica della metodica nei pazienti oncologici e, quindi, di incidere positivamente nell'iter diagnostico-terapeutico delle neoplasie.