Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2588782
Anno: 
2021
Abstract: 

Negli ultimi 30 anni si è assistito ad un notevole incremento della prevalenza dell' obesità sia nei bambini tra i 6 e gli 11 anni (dal 7% al 18%) sia negli adolescenti tra i 12 ed i 19 anni (dal 5% al 18%).
La prevalenza di OSA nei bambini obesi è stata stimata fino all' 80% (confrontata con il 5.7 % della popolazione pediatrica generale). I disturbi del sonno possono influenzare la qualità della vita e alterare le normali attività fisiologiche del corpo portando a squilibri metabolici e aumentando il rischio di diabete, ipertensione, obesità, depressione e malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Studi recenti mostrano una stretta interconnessione tra i ritmi circadiani, i disturbi del sonno, in particolare cn i disturbi respiratori del sonno (SDB) e le comorbidità.
Le comorbidità più spesso associate ai disturbi del sonno sono mediate principalmente dall'ipossia intermittente e dalla frammentazione del sonno.
L'ipossia intermittente, induce infiammazione sistemica e produzione di radicali liberi e questo aspetto patogenetico potrebbe essere correlato ad alterazioni e modificazioni del microbiota intestinale.
Recenti studi, incentrati sull'interconnessione tra microbioma intestinale e disturbi del sonno, hanno dimostrato la crescente importanza di un microbioma intestinale sano ed equilibrato per la salute dell'ospite. Normalmente, il microbiota intestinale e il suo ospite sono legati da una relazione mutualistica, che in alcune condizioni può essere compromessa da cambiamenti nella composizione del microbiota, chiamati disbiosi.
Sia i problemi del sonno che la disbiosi del microbioma intestinale possono portare a disturbi metabolici e pochi sono i dati in letteratura che esplorano il legame tra disturbi del sonno, obesità e disbiosi intestinale, in età pediatrica.

ERC: 
LS4_1
LS5_6
LS7_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3278550
sb_cp_is_3278327
sb_cp_is_3579894
sb_cp_is_3496988
sb_cp_es_469052
sb_cp_es_469053
sb_cp_es_469054
Innovatività: 

Nell' adulto l'associazione tra disturbi respiratori nel sonno (DRS) ed obesità è nota da molto tempo. Attualmente si ritiene che molte condizioni morbose, finora considerate pressoché esclusive dell' età adulta, possano avere origine nell' infanzia.
Tra queste si annoverano i DRS e in particolare la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS). Il problema dell' obesità in età pediatrica è in drammatico aumento in tutto il mondo e rappresenta oggi un preoccupante fenomeno per la salute pubblica in relazione alle complicanze associate, tra cui soprattutto quelle cardiovascolari.
Considerando i dati epidemiologici disponibili è prevedibile che parallelamente all' aumento dell' obesità nei bambini si osservi un aumento dell' incidenza dell' OSAS.
Pertanto, la classica presentazione del bambino affetto da OSAS con ipertrofia adeno-tonsillare e sottopeso potrebbe gradualmente essere sostituita da quella di un paziente in sovrappeso.
Inoltre, recentemente è stato ipotizzato che la patogenesi dell' OSAS non sia su base esclusivamente meccanica, ma coinvolga anche fattori umorali, tra cui alcune adipochine.
La perdita di peso è la prima linea di trattamento per i DRS nei bambini e negli adolescenti obesi. L' adeno- tonsillectomia è gravata da un maggior rischio di OSAS residua nei soggetti obesi.
Negli ultimi 30 anni si è assistito ad un notevole incremento della prevalenza dell' obesità sia nei bambini tra i 6 e gli 11 anni (dal 7% al 18%) sia negli adolescenti tra i 12 ed i 19 anni (dal 5% al 18%). La prevalenza di OSA nei bambini obesi è stata stimata fino all' 80% (confrontata con il 5.7 % della popolazione pediatrica generale).
Gli studi finora condotti hanno dimostrato che il BMI ha effetti sia combinati che indipendenti nei bambini affetti da OSA. La pressione diurna è risultata significativamente più alta nel gruppo OSA obeso piuttosto che negli altri gruppi in studio (anche rispetto al gruppo OSA non obeso). Tale riscontro assume particolare importanza considerando che il 75% dei bambini obesi diventano adulti obesi e che pertanto gli effetti cardiovascolari dei due fattori OSA/obesità hanno ricadute sulla salute a lungo termine.
Recenti studi, incentrati sull'interconnessione tra microbioma intestinale e disturbi del sonno, hanno dimostrato la crescente importanza di un microbioma intestinale sano ed equilibrato per la salute dell'ospite. Normalmente, il microbiota intestinale e il suo ospite sono legati da una relazione mutualistica, che in alcune condizioni può essere compromessa da cambiamenti nella composizione del microbiota, chiamati disbiosi.
È stato inoltre dimostrato nella popolazione adulta ed in studi animali, che l¿obesità è correlata anche al microbiota intestinale, o meglio a una sua disbiosi, e che questo è a sua volta in relazione con il nostro sistema immunitario che esprime, tra gli altri, anche recettori anti-infiammatori. A questa classe appartiene la famiglia NLR, nella quale NLRP12, espresso principalmente nelle cellule dendritiche, granulociti e macrofagi. Esperimenti in vivo hanno dimostrato le sue proprietà nel contrastare l¿infiammazione e l¿aumento di peso, l¿insorgenza di patologie correlate all¿obesità, nonché i suoi rapporti con la componente batterica intestinale. Da studi precedenti, il confronto tra i tessuti adiposi isolati da individui sani vs obesi ha mostrato un¿espressione di NLRP12 significativamente più ridotta in questi ultimi e negativamente correlata all¿indice di massa corporea (BMI), al peso corporeo, alla struttura del tessuto adiposo e alla ferritina sierica. L'espressione di NLRP12 contrasta non solo lo sviluppo di obesità indotta da un regime alimentare ricco di grassi, ma anche quello di patologie a essa associate tra le quali il diabete di tipo 2. Modelli murini privati di tale recettore, i Nlrp12-/-, mostrano un aumento di peso nonché di infiammazione del tessuto adiposo. Gli effetti positivi di NLRP12 in relazione a obesità e infiammazione sono mediati e dipendenti dal microbiota intestinale, Lachnospiraceae in particolare.
Dunque i problemi del sonno e la disbiosi del microbioma intestinale possono portare a disturbi metabolici e pochi sono i dati in letteratura che esplorano il legame tra disturbi del sonno, obesità e disbiosi intestinale, in età pediatrica.
Questo studio si prefigge di fare luce sui danni dei vari organi e sistemi correlati alla severità dell' OSAS e/o dell' obesità, nonchè evidenziare come l' infiammazione e lo stress ossidativo, malattia-specifica correlati, possano contribuire alle complicanze descritte e quale è il ruolo del microbiota nei diversi fenotipi (OSAS/obesi vs OSAS normopeso) che potrebbe diventare uno dei target aggiuntivi per il trattamento dell' obesità e dei disturbi del sonno.

Codice Bando: 
2588782

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