Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1135881
Abstract: 

Le complicanze cardiovascolari (CDV) sono la maggiore causa di mortalità e morbilità in corso di diabete mellito (DM). Nello studio fisiopatologico dell'evoluzione della malattia CDV in corso di DM tipo 2 (DM2) sta emergendo un ruolo sempre più importante delle vie metaboliche legate all'asse osteo-vascolare, rappresentato da diversi marcatori, tra i quali, l'Osteocalcina (OC) è di primaria importanza. Questo rispecchia la grande eterogeneità del DM sia nelle sue forme cliniche che nello sviluppo delle complicanze. Circa il 4-12% dei pazienti adulti diagnosticati come DM2, sono affetti da una forma di DM autoimmune a lenta insorgenza, definito "latent autoimmune diabetes of the adults"(LADA). Tali pazienti, pur presentando un profilo metabolico migliore per dislipidema e sindrome metabolica, non presentano differenze in termini di malattia CDV rispetto al DM2. Fino ad oggi non sono disponibili dati nel LADA circa i marcatori dell'asse osteo-vascolare.
Obiettivo primario del presente studio è valutare eventuali differenze nella correlazione tra livelli sierici di OC ed eventi CDV tra LADA e DM2.
Obiettivi secondari saranno valutare eventuali correlazioni tra OC e durata di malattia, stato di insulino-resistenza, livelli di C-peptide, controllo glicemico, assetto lipidico, stato infiammatorio e assetto calcio-fosforo nei pazienti LADA e DM2.
Studio osservazionale trasversale. Sample size totale di 160 pazienti con power dell'80% per significatività p Saranno dosati i livelli sierici di OC con test ELISA e verranno dosati gli anticorpi anti decarboissilasi dell'acido glutammico(GADA) e anticorpi anti tirosin-fosfatasi(IA2) con dosaggi radio-immunologici.
I risultati di questo studio potrebbero ampliare le conoscenze circa il ruolo svolto dall'OC in corso di LADA, permettendo l'individuazione di un nuovo marcatore di stratificazione CDV in corso di malattia.

ERC: 
LS4_3
LS4_5
Innovatività: 

Il rischio di morte per complicanze CDV in corso di DM2 è il doppio in confronto ai soggetti sani. Nuovi marcatori di rischio CDV migliorerebbero la stratificazione del rischio CDV in aggiunta ai tradizionali fattori di rischio. Tale approccio permetterebbe un miglioramento della medicina di precisione, basata sulla personalizzazione del trattamento del paziente in base al suo fenotipo clinico e ai conseguenti fattori di rischio.
Questo progetto prende vita dall'esigenza di studiare nuovi marcatori di rischio CDV, con particolare attenzione a popolazioni specifiche quali il LADA. Due sono i punti estremamente innovativi di questo progetto: il marcatore e la popolazione studiata.
Questo progetto permetterà di aggiungere un importante tassello nella descrizione dell'asse osteo-vascolare in corso di DM. I meccanismi fisiopatologici alla base di questo nuovo asse sono sempre di maggior importanza nell'instaurarsi della malattia aterosclerotica nella popolazione generale e in particolare nello sviluppo delle complicanze macro-vascolari del DM.
L'OC rappresenta una delle molecole più importanti dell'asse osteo-vascolare essendo un marcatore di formazione ossea e per il suo coinvolgimento nei processi di omeostasi glucidica e di funzionalità endoteliale [10]. Considerate le contrastanti evidenze, questo progetto ha lo scopo di aggiungere nuovi ed importanti dati nella relazione tra OC e rischio CDV, non solo nei pazienti affetti da DM2, ma soprattutto nei pazienti affetti da DM autoimmune. Diversi studi hanno approfondito il ruolo dell'OC in corso di DM1, tra questi molto importanti sono stati gli studi sul compenso glicemico, condotti anche dal nostro gruppo [11]. Pochi studi hanno messo in relazione, però, l'OC con il rischio CDV nel DM1, nessuno studio ha mai indagato fino ad ora il ruolo dell'OC in pazienti affetti da LADA.
Altro punto di grande rilevanza scientifica di questo progetto è la popolazione studiata. Il DM autoimmune e il DM2, pur caratterizzati entrambi da una a condizione di iperglicemia cronica, differiscono da un punto di vista fisiopatologico. Il DM2 è causato da una condizione di insulino-resistenza, mentre il DM autoimmune è determinato da un processo che conduce alla distruzione della ß-cellula pancreatica determinando l'assenza di insulina endogena.
Il LADA è una condizione clinica di grande interesse che rispecchia l'ampia eterogeneità del DM. Tali pazienti, inizialmente diagnosticati come DM2, condividono un patrimonio immuno-genetico comune con il DM1, ma presentano un'evoluzione clinica totalmente differente [4]. I pazienti LADA, pur presentando un profilo di rischio CDV migliore rispetto al paziente con DM2, non presentano una minor prevalenza delle complicanze macro-vascolari caratterizzate da patologie CDV. Tale dato impone uno sforzo ulteriore nella stratificazione del rischio CDV di questi pazienti per poter permettere un approccio diagnostico-terapeutico personalizzato. Con questo progetto, per la prima volta, si andrebbero ad indagare dei fattori di rischio CDV specifici per il LADA rispetto al DM2.
È noto come l'insulina endogena costituisca uno stimolo di crescita degli osteoblasti, determinando anche un aumento della produzione di OC; a differenza di altri studi, condotti in pazienti sani o con DM2, con funzionalità ß-cellulare ancora mantenuta, questo progetto si propone di studiare pazienti LADA con valori di c-peptide (marcatore della funzionalità delle ß-cellule pancreatiche) verosimilmente molto bassi. Pertanto questo modello di malattia ci permetterebbe di studiare semplicemente l'effetto dell'azione dell'OC sulla patologia CDV, escludendo l'effetto positivo, ampiamente dimostrato, che l'OC svolge sulle ß-cellule determinando un miglioramento del compenso glicemico, fattore determinante nell'instaurarsi delle complicanze macro-vascolari del DM.
In conclusione, tali evidenze potrebbero aprire la strada a nuovi studi per la ricerca di nuovi fattori predittivi e protettivi per malattia CDV in pazienti con DM in generale e con LADA in particolare.

Bibliografia
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Codice Bando: 
1135881

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