Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_894635
Abstract: 

Il Diabete Mellito Gestazionale (GDM), caratterizzato da una condizione di intolleranza al Glucosio diagnosticata per la prima volta durante la gravidanza, ha importanti ripercussioni sia sulla salute della madre che sul neonato. Le donne con GDM hanno non solo un altissimo rischio che tale condizione si ripresenti in una gravidanza successiva, ma anche un'altissima percentuale di probabilità di sviluppare, negli anni successivi, Diabete di 2 Tipo e patologie cardiovascolari .
Lo stato di Iperglicemia caratteristico del Diabete Gestazionale accentua lo stato pro- infiammatorio normalmente presente durante la gravidanza ed induce delle importanti modificazioni sull'assetto citochinico materno.
Ad oggi la possibilità di identificare le donne che possono sviluppare GDM è basata quasi esclusivamente su un' attenta analisi dei parametri clinici, sarebbe quindi di grande importanza l' individuazione di markers biochimici precoci materni capaci di predire l'effettivo rischio.
Recentemente grande interesse è stato focalizzato su una nuova molecola biomarker , High Mobility Group Box 1 (HMGB1), coinvolta nella modulazione delle risposte infiammatorie attraverso la via di trasduzione del segnale mediata da specifici recettori come quello per i prodotti finali della glicazione avanzata (RAGE) ed i Toll-like receptor (TLR) 2 e 4.
Il legame HMGB1/RAGE induce l'attivazione delle due vie canoniche delle MAPKs a regolazione extracellulare (ERK1/2) e della p38 MAPK, promuovendo la translocazione nucleare del fattore NF-kB e la trascrizione di citochine pro-infiammatorie.
Scopo principale di questa ricerca è la valutazione dell'espressione dell'asse HMGB1/RAGE nei tessuti componenti l'unità feto-placentare (amnion, corion e decidua) in pazienti affette da Diabete Gestazionale e l'eventuale applicazione di questi parametri per una precoce diagnosi medica.

ERC: 
LS1_10
LS4_3
LS6_3
Innovatività: 

La gravidanza è per stessa associata ad uno stato pro-infiammatorio con un profilo citochinico prevalente Th2 nelle gravidanze fisiologiche, mentre le citochine del gruppo Th1 sono relazionate a diverse complicanze della gestazione.
Una condizione pro-flogistica di tipo Th1 è associata con lo sviluppo del Diabete Gestazionale e può costituire la base per una futura evoluzione in Diabete Mellito tipo2 e Sindrome Metabolica. Le Donne che sono state affette da GDM mantengono un elevato stato di insulino resistenza ed una ridotta capacità di vasodilatazione endoteliale : parametri rilevanti per lo sviluppo successivo della Sindrome Metabolica.
Evidenze sperimentali dimostrano una stretta associazione tra GDM, sindrome metabolica e l'aumentata presenza di alcuni biomarkers dell'infiammazione (CRP,IL6,PAI1 e TNFa), mentre altri, come l'adiponectina , risultano diminuiti.
HMGB1 si presenta come una proteina strettamente legata alla cromatina, ma se viene in qualche modo alterata l'integrità della membrana plasmatica, può essere rilasciata dalla cellula nell'ambiente esterno dove , comportandosi come molecola DAMP od allarmina , esplica diverse importanti attività biologiche: è infatti un potente attivatore della risposta infiammatoria ed agisce anche come chemo-attrattante richiamando sul sito le altre componenti cellulari della flogosi.
Una caratteristica peculiare dell'HMGB1 è di essere rilasciata in un tempo leggermente successivo rispetto agli altri mediatori chimici dell'infiammazione , così da essere definito come "mediatore tardivo" dell'infiammazione, capace di attivare sia cellule infiammatorie che cellule endoteliali.
La rilevazione della presenza di un asse HMGB1/RAGE alterato in donne con GDM, ma soprattutto la possibile ri-modulazione dello stesso, potrebbe essere di rilevante importanza clinica per la prevenzione non solo del GDM, anche del Diabete di tipo 2 e della Sindrome Metabolica.

Codice Bando: 
894635

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