Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2276970
Anno: 
2020
Abstract: 

Il progetto di ricerca si propone di esaminare un tema che è recentemente emerso in tutta la sua drammaticità, quello dei presupposti della salvaguardia della salute individuale e collettiva. Non solo e non tanto in termini sanitari, ma anche storici, teoretici e istituzionali: l'intento infatti della ricerca, che si avvarrà della collaborazione di studiosi italiani e stranieri esperti in diversi ambiti del sapere (filosofia, sociologia, storia delle scienze e delle tecniche, storia delle istituzioni, medicina, scienze cognitive, cultural studies, scienze del linguaggio e della comunicazione, etc.), è mettere in evidenza la necessità di un approccio epistemico plurale - al di là della tradizionale divisione delle 'due culture', quella tecnico-scientifica e quella delle scienze umane - per una nuova concezione integrata della salute individuale e collettiva, fisica, psichica e sociale.
La ricerca prenderà le mosse dall'analisi della storia dell'istituzione alla fine degli anni '70 dello scorso secolo in Italia del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), fondato su una concezione assai avanzata di salute pubblica, apprezzata anche in campo internazionale. Oggetto di ulteriori, recenti riforme specie a livello regionale, nel segno di una sistematica privatizzazione e di una riduzione dei finanziamenti pubblici e della medicina territoriale, le strutture dell'attuale SSN, soprattutto nel Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Veneto) e il diritto alla salute sono stati messi in questione dal Covid19. A partire da questo dato, la ricerca si propone di far dialogare i diversi campi del sapere per ripensare in maniera innovativa lo spirito universalistico ed egualitario della nostra sanità pubblica nel più ampio quadro dell'Unione Europea.

ERC: 
LS7_10
SH3_7
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2900685
sb_cp_is_2896017
sb_cp_is_2895571
sb_cp_es_397211
sb_cp_es_397212
sb_cp_es_397213
sb_cp_es_397214
sb_cp_es_397215
sb_cp_es_397216
sb_cp_es_397217
sb_cp_es_397218
sb_cp_es_397219
Innovatività: 

In un¿epoca in cui ha preso vigore la medicina narrativa come strumento prezioso dell¿alleanza tra persona malata e terapeuta, la ricerca scommette sull¿innovatività di un approccio che intende la medicina come ¿vestita di narrazione¿, arricchita da una conversazione approfondita tra saperi diversi e nuove tecnologie. Di qui il nostro approccio transdisciplinare, animato dalla consapevolezza che la medicina odierna, oltre alla terapia fisica, riveli il bisogno una nuova modalità di rapporto tra operatori sanitari e persona malata, in un clima di trasparenza, di onestà intellettuale e di affidabilità reciproca. Non soltanto a vantaggio di chi è malato, ma anche, e in misura non minore, di quel personale sanitario che, invece, fa della cura la propria professione.
Il gruppo di lavoro intende dunque rinnovare lo spirito degli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana, evidenziando come siano possibili politiche culturali utili non solo al superamento di quelle povertà lessicali e concettuali che sono esse stesse fattori di iniquità, oggi aggravate dal fenomeno delle fake news. Lo studio si propone infatti anche di favorire il potenziamento della capacità del cittadino di fare scelte responsabili per la propria salute e il proprio benessere, offrendo al pubblico il serbatoio delle proprie ricerche e delle proprie analisi, grazie alle risorse del web. Tutti siamo infatti invitati a contribuire al cambiamento e ciascuno, con le proprie competenze specifiche, può giocare un ruolo attivo per migliorare l¿ambiente sociale e contribuire alla salute individuale e collettiva, specie in termini di prevenzione e tutela della salute pubblica.
Intendiamo perciò costituire un webinar periodico che ogni tre mesi faccia il punto sulle ricerche del gruppo di lavoro, archiviando poi i documenti di sintesi in uno spazio web a disposizione dei peer, ma anche del pubblico, arricchito da videointerviste e dichiarazione dei ricercatori coinvolti.
Le disuguaglianze di salute nascono infatti dalle disuguaglianze nella società e nei saperi, e solo intervenendo sui determinanti sociali è possibile ridurre la palese e ingiusta differenza nella distribuzione della salute che ancora persiste tra le diverse regioni italiane, così come tra le diverse Nazioni. La ricerca intende non fermarsi all¿analisi e al rilievo delle sacche permanenti di povertà economica e arretratezza tecnologica. Diventa quindi necessario prendere in considerazione la presenza delle nuove forme di povertà, quegli stati di privazione in cui la mancanza non riguarda solo gli aspetti quantitativi ma anche la dimensione relazionale, affettiva, linguistica e valoriale. Carenze di ordine qualitativo, su cui incidere al fine di accedere a una visione più attenta e corretta dei fattori di disuguaglianza e svantaggio, da sanare se desideriamo una società sempre più civile e solidale.

Codice Bando: 
2276970

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