La sostenibilità, nella sua più attuale evoluzione, può essere vista come un meta-frame dell'azione pubblica contemporanea in grado di penetrare all'interno di diversi ambiti. In particolare, il settore della finanza sostenibile viene considerato essenziale per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030. Tanto a livello europeo quanto nazionale si sta assistendo ad un graduale processo di regolazione pubblica della finanza sostenibile, in cui gli esperti assumono particolare rilevanza. I saperi esperti, seguendo un approccio costruttivista, possono essere visti come "mediatori" del référentiel settoriale della sostenibilità. La ricerca si pone l'obiettivo di studiare come gli esperti finanziari intervengono nella costruzione del référentiel settoriale dello sviluppo sostenibile, analizzando i costrutti cognitivi e normativi sottostanti e le finalità ad esse correlate. Le domande della ricerca sono: in che modo gli esperti costruiscono il référentiel settoriale dello sviluppo sostenibile? Di quali norme, valori, algoritmi ed immagini si compone? Il référentiel settoriale dello sviluppo sostenibile può essere considerato un punto dipartenza di una nuova forma di accumulazione per via finanziaria?
La ricerca è strutturata in 3 fasi specifiche: 1. Costruzione del framework teorico; 2. Ricostruzione del campo d'analisi; 3 Analisi e stesura finale. Nello specifico il finanziamento di avvio alla ricerca richiesto sarà di supporto per la realizzazione della seconda fase di lavoro e per incrementare le conoscenze funzionali all'avvio della terza fase (12 mesi).
Il tema oggetto di studio è più che mai attuale, soprattutto a seguito dell'attenzione posta sul piano globale e locale al ruolo del settore finanziario nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030. L'innovazione della ricerca può essere sottolineata dall'applicazione di un approccio critico al settore della finanza sostenibile e all'individuazione degli aspetti legati alle rappresentazioni cognitive e normative, veicolate da esperti nella regolazione pubblica del settore, da cui può emergere una chiarificazione dei rapporti di potere, ma anche le idee e gli interessi che risiedono dietro decisioni apparentemente "neutrali". Inoltre, il modello analitico del référentel adottato in letteratura per lo studio delle politiche pubbliche, non è mai stato adottato per studiare lo sviluppo sostenibile e nello specifico la sua declinazione nel settore finanziario.