Il progetto proposto è finalizzato alla conoscenza della scultura e della scultura architettonica tra la fine del XIV secolo e la prima metà del XV nel territorio storico del Principato di Taranto sotto il controllo di Raimondo Orsini del Balzo e di suo figlio Giovanni Antonio. La ricerca ha un carattere pressoché inedito, in quanto intende colmare una lacuna all'interno dei recenti studi storico-artistici su questo potentato territoriale, tutti concentrati sulla produzione pittorica tardogotica. Città come Taranto, Lecce, Galatina, Soleto, Ostuni, Oria, Corigliano d'Otranto e Ugento conservano infatti opere lapidee, o in alcuni casi la loro sola memoria, poco considerate o totalmente ignorate dalla critica e che invece sono dirimenti per comprendere a tutto tondo la portata del mecenatismo dei più potenti feudatari del Regno di Napoli a cavallo tra il Trecento e il Quattrocento. L'indagine, che già gode di una nutrita ricerca bibliografica condotta durante l' a.a. 2017/2018, si avvarrà di un intenso lavoro documentario e di schedatura e di sopralluoghi in cui si prevede l'affiancamento di personale specializzato per le riprese fotografiche.
L'aspetto innovativo di questa ricerca consiste nel voler creare uno studio articolato su un aspetto fondamentale per l'inquadramento del mecenatismo degli Orsini del Balzo, la cui produzione scultorea è ignorata dalla critica. L'obiettivo per realizzare un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte è, quindi, quello di creare un 'catalogo' di tali opere che possa essere storicizzato e messo a confronto con i più recenti studi sulla pittura.