La comprensione della natura della materia oscura e` uno dei problemi aperti e fondamentali della fisica delle particelle. Mentre la sua esistenza e` stata provata nelle osservazioni astrofisiche, ci sono diversi approcci sperimentali per investigare la sua natura particellare. Finora solo l'esperimento DAMA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso ha riportato un segnale dovuto attribuito all'interazione di materia oscura con cristalli NaI di estrema radiopurezza. Nessun altro esperimento finora, pur usando tecniche di rivelazione diverse, e` riuscito a confermare questo segnale. Questo progetto si svolge nell'ambito dell'esperimento SABRE in via di allestimento al Gran Sasso con l'obiettivo di costruire due nuovi rivelatori usando anche essi i cristalli di NaI molto radiopuri, a livelli paragonabili a quelli di DAMA, e con uno schermo attivo per ridurre ulteriormente i fondi per la misura. Uno dei due rivelatori sarà al Gran Sasso, e l'altro in un nuovo laboratorio sotterraneo in Australia, l'unico nell'emisfero australe. Questo esperimento dovrebbe permettere, dopo circa 5 anni di presa di dati, di confermare o confutare definitivamente il segnale misurato da DAMA e l'ipotesi che tale segnale sia dovuto all'interazione della materia oscura.
La comprensione della natura della materia oscura e` uno dei problemi aperti e fondamentali della fisica delle particelle. Il progetto qui proposto nell'ambito dell'esperimento SABRE al Gran Sasso, permetterebbe di confermare o invalidare l'unico segnale finora misurato ed attribuito all'interazione di particelle di materia oscura.
Il progetto permette di estendere le nostre conoscenza nella materia di cristalli radiopuri e della misura dell'energia di rinculo nucleare nei cristalli di NaI(Tl) che oltre a SABRE, sono anche di interesse per futuri esperimenti di rivelazione diretta direzionale come COSINUS.