Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1589756
Anno: 
2019
Abstract: 

Si propone una ricerca-azione nel quartiere romano di San Lorenzo su sicurezza e rivitalizzazione urbana come forma di prevenzione al degrado e all'insicurezza percepita. Il quartiere presenta caratteristiche utili per l'analisi di fenomeni cruciali nelle città contemporanea: la specializzazione serale del quartiere al divertimento ha proposto a più riprese conflitti tra residenti e city users in merito a degrado urbano e atti di inciviltà. Più recentemente - a seguito di un grave fatto di cronaca avvenuto nel quartiere - il problema dello spaccio di droga diffuso e visibile è emerso con toni allarmisti nel dibattuto pubblico. La prospettiva sociologica entro cui è interpretato il tema della sicurezza richiama - da un lato - la tesi dello sradicamento (disembedding) come conseguenza della tardo-modernità (Giddens), e il suo impatto in termini di erosione dei legami sociali e aumento dell'insicurezza percepita; dall'altro, le politiche dell'esistenza (Giddens) e i significati attribuiti alla propria esperienza sociale (Touraine, Dubet) per una ricostruzione dell'insieme dei processi di sense-making degli attori. La ricerca intende analizzare: la costruzione sociale della sicurezza urbana a San Lorenzo; le routine della popolazione in termini di fruizione del quartiere con riferimento alla dicotomia/conflitto tra quotidianità diurna dei residenti e movida notturna di city users ed esercenti; la conoscenza su alcuni settori economici strategici del quartiere. Ciò al fine di: identificare - nell'ottica inclusiva della prevenzione di tipo sociale-strutturale (Battistelli) - proposte di policy mirate alla rivitalizzazione economica, culturale e sociale del quartiere; promuovere una rete interistituzionale (Università/Regione/Municipio) di analisi/intervento. Il disegno della ricerca prevede un'impostazione "mixed methods", che unisce l'analisi quantitativa a quella qualitativa e visuale e prevede il coinvolgimento degli attori locali.

ERC: 
SH3_3
SH2_9
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2008430
sb_cp_is_2001387
sb_cp_is_2001460
sb_cp_is_2001696
sb_cp_is_2020851
Innovatività: 

L'innovatività del progetto risiede, innanzitutto, in un disegno di ricerca profondamente innervato nel sociale, in quanto coinvolge la qualità della vita dei cittadini, la salvaguardia del territorio e il suo recupero come risorsa economica, culturale e sociale, e può essere di supporto agli attori pubblici e privati che intendano avviare azioni di rivitalizzazione urbana. Il progetto permette di sperimentare quell'integrazione tra diverse dimensioni e soggetti su cui si gioca la sfida delle politiche locali (in merito soprattutto al tema della sicurezza urbana e della rivitalizzazione). Riqualificare un quartiere significa, infatti, creare una comunità in cui si sviluppa identità sociale e si innescano processi di attivazione di relazioni che diventano risorse per l'azione, per il cambiamento sociale, per lo sviluppo di politiche di coesione sociale. Da questo punto di vista, il progetto si configura come una ricerca-azione, in grado di individuare e migliorare una situazione problematica attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva sia dei ricercatori che degli attori sociali oggetto dell'indagine. Il focus sulla dimensione locale consente di avvicinarsi ai bisogni, di comprenderli in maniera approfondita e di reindirizzare le politiche verso un intervento che rafforzi e valorizzi il capitale sociale presente nel territorio in cui si agisce. La ricerca risulta rilevante proprio per riconnettere la vita quotidiana delle persone con le possibilità concrete di intervento nella vita democratica, per una "ri-politicizzazione della sfera privata" o "privatizzazione della sfera politica" (Beck 1994), ossia la capacità da parte del singolo soggetto di definire un campo di relazionalità sociale nel quale si elabora e dal quale emerge pubblicamente la legittimità dei comportamenti. Gli aspetti innovativi si concretizzeranno nella relazione dialettica tra teoria e prassi, tale da configurare un'epistemologia del conoscere trasformando, e nell'impulso democratico, ossia l'assunzione di principi democratici nella ricerca attraverso una collaborazione attiva, al fine di produrre conoscenze capaci di incidere effettivamente nella pratica. Saranno identificate azioni sul territorio volte a rivitalizzare nuovi scenari urbani, costruire una coscienza condivisa del bene comune, attivare processi di ri-appropriazione dello spazio pubblico, anche grazie alla metodologia che verrà utilizzata. Le tecniche della sociologia visuale, infatti, applicate allo studio del territorio, costituiranno un valido sostegno sul piano conoscitivo e euristico, in quanto consentono di indagare la morfologia delle aree oggetto di analisi, la loro struttura e gli stili urbanistici/architettonici presenti, oltre che le relazioni tra cittadini-spazi fruiti. L'analisi esplorativa del territorio e delle sue specificità si fonderà inoltre su colloqui e interviste libere a testimoni (figure istituzionali), e su un approccio bottom-up che coinvolge i cittadini locali, per comprendere il loro senso di appartenenza, il grado di socializzazione tra gli individui, la frequentazione e fruizione del quartiere, la partecipazione alla vita collettiva, la capacità di attrarre interesse da parte dei soggetti locali e istituzionali. In tal senso la collaborazione del gruppo di ricerca Sapienza con l'Osservatorio Tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio e con il Municipio II è un contributo alla definizione di una rete permanente per il monitoraggio dei fenomeni sociali e delle politiche sulla qualità della vita nel quartiere.
Infine, San Lorenzo è un quartiere limitrofo all'ateneo Sapienza. Adottando una prospettiva di Metropolitan Academic Space, ovvero di una concettualizzazione del territorio come luogo innanzitutto culturale nel quale diverse culture operano in modo sincretico da quella economica a quella del loisir, si può comprendere il ruolo dell'università nell'attivare flussi di conoscenza e di cultura e di valorizzazione di saperi eterogenei. Questo modello intercetta il ruolo strategico dell'università non solo come produttore di saperi immediatamente codificabili e più facilmente misurabili, ma soprattutto come produttore di saperi relazionali, sociali, contestuali, sempre più correlati ad una ridefinizione del lavoro in una logica di innovazione. Quello che sembra emergere come debolezza è che la soglia tra università e San Lorenzo sia soprattutto una cesura (Clementi Ricci 2004) che sembra essersi ulteriormente aggravata. La ricerca che mettiamo in campo può costituire un primo passo per il superamento di questo confine e per la promozione di un Metropolitan Academic Space.

Codice Bando: 
1589756

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