Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2229867
Anno: 
2020
Abstract: 

La ricerca nasce dalla volontà di indagare i sistemi costruttivi misti in calcestruzzo e laterizio utilizzati nella realizzazione di chiusure orizzontali sia piane che voltate. In Italia le prime applicazioni dei laterizi nella costruzione degli orizzontamenti possono essere rintracciate sin dai primi anni del secolo scorso, infatti, quando ormai la tecnica del calcestruzzo armato era consolidata e le solette portanti interamente in c.a. erano soluzione costruttiva diffusa, si pensò di alleggerire tali strutture, prima creando degli svuotamenti con l'uso di casseforme ad hoc, realizzando così solette nervate, e poi creando delle strutture a intradosso piano attraverso l'uso di casseforme perse in laterizio, materiale molto usato in Italia nelle costruzioni.
Dalle esperienze sui solai piani si è passati poi a partire dagli anni Venti alla realizzazione di strutture curve che vedevano la costruzione di elementi portanti principali ad arco in calcestruzzo armato e campi voltati in laterizio armato, applicando così alle costruzioni voltate la stessa tecnica costruttiva dei solai latero-cementizi. Le strutture realizzate in questo modo hanno le forme più varie, dalle cupole ai paraboloidi iperbolici, dalle volte a vela alle superfici hypar, sono disseminate su tutto il territorio nazionale e oggi costituiscono esempi significativi della storia delle tecniche costruttive da studiare e analizzare. L'obiettivo che si pone la ricerca è quello di contribuire alla conoscenza delle diverse soluzioni tecnico-costruttive, indagate nella loro evoluzione storica e nel contesto in cui tali sviluppi sono avvenuti. Questo patrimonio è infatti presupposto imprescindibile ad ogni intervento che abbia per oggetto un bene esistente, sia nell'ambito del recupero e del potenziale riuso, che in quello dello studio relativo al miglioramento strutturale fino ad arrivare a quello complesso e articolato del restauro.

ERC: 
PE8_3
PE8_9
SH5_6
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2866696
sb_cp_is_2877217
sb_cp_is_2828521
sb_cp_is_2856942
sb_cp_is_2877396
sb_cp_is_2866438
Innovatività: 

La ricerca intende innovativamente ribaltare l'approccio corrente alle opere storiche in cemento armato e partire dalla costituzione di una conoscenza approfondita delle soluzioni tecniche a disposizione degli esiti architettonici. Infatti sovente l¿intervento tecnico sulla costruzione storica in cemento armato non è mediato da una sufficiente conoscenza della straordinaria ricchezza delle soluzioni costruttive che si sono manifestate nel tempo e nelle diverse realtà produttive. Questo ad oggi limita in nuce l'elaborazione di modelli conoscitivi ai soli percorsi circoscritti dall'evoluzione delle normative tecniche e ne presuppone anche una scrupolosa osservanza che non sempre è riscontrabile nella prassi storica.
Vista la disseminazione delle soluzioni tecniche considerate principalmente in ambito industriale, si tratta inoltre di offrire anche uno strumento complementare per la valutazione delle consistenze edilizie, la gestione e la valorizzazione del patrimonio dismesso post-industriale.
Per muoversi con competenza nel campo la ricerca intende porre nuovamente al centro la tecnica e le tipologie costruttive e mettere un sapere sistematico a servizio sia degli operatori del recupero che degli ideatori del nuovo.
Alla conoscenza storica in senso stretto, la ricerca vuole associare la conoscenza tecnica, attraverso lo studio dei metodi di predimensionamento e verifica dell'epoca, e la loro comparazione con le possibilità di modellazione attuali.
In particolare pur nelle isolate eccellenze riscontrabili nel campo dello studio del cemento armato, tra tutte emerge per l'Italia il progetto Sixxi che nasce infatti dagli obiettivi dello stesso ambito disciplinare, il territorio delle grandi coperture latero-cementizie curve è praticamente inesplorato e sono principalmente noti solo i margini di un "modo di costruire" che nasce e si sviluppa sulla base di risorse e prassi tutte italiane.
Inoltre un ruolo innovativo della ricerca è sicuramente rappresentato dagli strumenti adottati per il rilievo che sono quelli sperimentali del rilievo digitale integrato e della sua rappresentazione attraverso un H-BIM. Ci si basa sulla attività ormai consolidata del gruppo di ricerca nel campo che intende proporre una estensione dell' H-BIM all'edilizia industriale storica per cui, da alcune sperimentazioni sembra particolarmente adatto.
Si intende validare la rispondenza tra indicazioni, progetti e opere realizzate. Infatti una parte importante delle soluzioni veniva integrata da considerazioni e valutazioni sperimentate e applicate in corso d¿opera spesso non documentate.

Codice Bando: 
2229867

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma