Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2682994
Anno: 
2021
Abstract: 

"L'Europa ha bisogno di un nuovo Piano Marshall" ha dichiarato il 14 aprile 2021 la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, indicando per il NextGenerationUE (2021-2023) un modello di riferimento dalla persistente carica simbolica che questo progetto vuole tornare a indagare alla luce di nuove fonti e chiavi interpretative. Obbiettivo principale del progetto, a partire dalle numerose analogie tra l'attuale Piano per la ripresa dell'Europa e il piano promosso dagli Stati Uniti nel 1947 in favore di 16 paesi (European Recovery Program), è quello di mostrare tramite l'analisi e la ricerca archivistica i nessi problematici e gli intrecci tra piano nazionale e internazionale che caratterizzarono la ricostruzione europea negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, le cui continuità culturali, simboliche, tecnico-scientifiche, politico-diplomatiche, possono essere utilmente richiamate per comprendere questioni, problemi, potenzialità dell'attuale della crisi pandemica e del Piano di Ricostruzione e resilienza lanciato dall'Unione Europea. Il focus del progetto non sarà unico, ma molteplice, con un approccio che si muoverà su tre dimensioni (locale, nazionale e internazionale), secondo una visione storica attenta agli aspetti economici, sociali e politici delle ricadute del Piano Marshall, in Italia e in altri paesi europei.

ERC: 
SH6_10
SH2_1
SH6_11
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3538508
sb_cp_is_3480056
sb_cp_is_3415400
sb_cp_is_3419308
sb_cp_es_455668
Innovatività: 

Il presente progetto apporterà un contributo di rilievo sia sul piano della ricognizione delle fonti (archivistiche e non solo), sia per l'approfondimento dell'interazione tra Stati Uniti e paesi partecipanti (soprattutto Italia e Gran Bretagna), nel quadro di stringenti relazioni internazionali, cui partecipò un attore ancora storiograficamente poco conosciuto come il Vaticano. La ricerca dovrebbe mostrare quanto le interdipendenze e la cooperazione siano state un fattore distintivo del processo di democratizzazione dei paesi europei usciti dalla seconda guerra mondiale e dalla tragica esperienza del nazi-fascismo, nonostante lo scoppio della guerra fredda tra Est e Ovest. E di quanto importanti allora come oggi, fossero le riforme nel quadro dei processi di sviluppo e di edificazione della democrazia, all'insegna della pace e della libertà e del dialogo tra laici e cattolici, al di là delle diverse declinazioni che ne fecero le diverse culture politiche e i partiti, dalla Democrazia Cristiana al Mouvement Républicain Populaire francese, dalla Christlich Demokratische Union tedesca al Labour Party britannico. Intorno alle riforme - ai loro contenuti come ai loro limiti - si cimentarono i massimi esponenti dei singoli governi nazionali, Konrad Adenauer, Clement Attlee, Alcide De Gasperi, Robert Schuman, che le concepirono come passaggi comuni, momenti di confronto e di costruzione di un percorso di sviluppo parallelo ma convergente. Ricostruire tali relazioni renderà ancora più chiaro il processo di costruzione di un'Europa solidale e interdipendente, che guardava alla Gran Bretagna in un'ottica espansiva e inclusiva mentre si confrontava con il "blocco" sovietico in costruzione.
Tale corpus di materiali, informazioni e analisi consentirà pure di dare linfa alle attività di un "Osservatorio Sapienza sul Recovery Fund", in coordinamento con il Centro A. Spinelli e con altri istituti culturali italiani, che, in chiave storica, fornisca strumenti possibili di lettura e di interpretazione del nostro tempo. Uno spazio (da occupare in presenza e sul Web) nel quale seguire e analizzare con regolarità i passaggi, le questioni, le forme, i problemi, i risultati (e così via) nella ideazione e realizzazione-implementazione del piano europeo, tra passato, presente e futuro. Uno spazio dedicato al Piano e ai suoi attori agganciato ai corsi universitari, per la condivisione e la divulgazione delle informazioni; per la descrizione delle logiche e dei progetti; delle aspettative e dei programmi, ecc. Uno spazio, infine, di discussione e di analisi, in chiave storica, politica e tecnica, col coinvolgimento di esperti dei vari settori coinvolti (industria e agricoltura, infrastrutture, ambiente, ecc.). Contestualizzare e ragionare sul presente a partire dal passato per confrontarsi con quanto si va progettando e realizzando (mettendo appunto in relazione Piano Marshall e Next Generation UE) costituirà un contributo di spessore al dibattito pubblico, alla trasparenza del processo e alla crescita di una consapevolezza comune intorno all'iniziativa.
Il reclutamento di un assegnista di ricerca permetterà di produrre un repertorio ragionato di fonti su questo tema, che all'estero è quasi esclusivamente curato dal punto di vista statunitense (George Marshall Foundation, per esempio). Queste fonti saranno poi pubblicate on line open access in originale e in inglese, allo scopo specifico di tenere traccia della metodologia messa in campo e di allargare in futuro il lavoro. Per questa prima fase, useremo piattaforme di facile utilizzo, flessibili e adatte a diverse forme di condivisione di contenuti: dal blog alla mostra virtuale, alla pubblicazione di una bibliografia e alla costruzione di una vera e propria banca dati indicizzata per parole chiave. Questo ampio repertorio di fonti primarie e secondarie si propone anche come strumento digitale utile alla didattica, in italiano e soprattutto in inglese e viene pensato per offrire ai corsi dell'ateneo una base ragionata di materiale altrimenti difficile da recuperare.
Il progetto si inserisce nel dibattito storiografico internazionale e si propone di parteciparvi presentando i risultati del nostro lavoro nei più importanti appuntamenti nazionali e internazionali sia organizzando seminari di discussione interni al gruppo e rivolti a studenti di magistrale e a dottorandi e un convegno internazionale finale a Roma, che vedrà la partecipazione dei partner coinvolti nel progetto. Oltre alla pubblicazione on line e in due lingue del repertorio di fonti, ci proponiamo di presentare i risultati dei nostri lavori in almeno un numero monografico di rivista e/o in un volume collettaneo in inglese.

Codice Bando: 
2682994

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma