Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1153719
Abstract: 

Il fenomeno degli spazi aperti e traforati è stato evidenziato in una consolidata tradizione critica come uno degli aspetti più significativi dell'architettura tardobarocca. Tuttavia molte questioni restano aperte, a cominciare dalle linee di diffusione di alcuni prototipi, elaborati in vari centri europei, che troviamo in disparati ambiti con datazioni fortemente ravvicinate. Ripercorrere queste tappe offre l'occasione di comprendere in dettaglio l'internazionalità che contraddistingue l'architettura barocca soprattutto a partire dai primi anni del Settecento. Le cappelle a due livelli, che si sviluppano verticalmente con concamerazioni traforate, costituiscono un tema conduttore privilegiato per tracciare una rete di relazioni nel grande network architettonico europeo.

ERC: 
SH5_6
SH3_10
SH6_7
Innovatività: 

Dopo il fondamentale studio di Richard Pommer (1967), che aveva gettato le basi della conoscenza del fenomeno delle "strutture aperte" privilegiando soprattutto il Piemonte, ma anticipando il problema irrisolto delle reciproche conoscenze in ambito europeo, vari studiosi hanno approfondito singoli temi senza però pervenire sinora a nuove sintesi. Si tratta quindi non tanto di approfondire singoli episodi ma di operare nuove connessioni per comprendere un quadro generale sinora non chiaro.

La mappatura delle architetture a struttura aperta realizzate nel periodo barocco in ambito italiano ed europeo consentirà di ricostruire una rete di committenze, relazioni diplomatiche, scambi di architetti e maestranze, dalla quale poter procedere a ritroso alla ricerca del fenomeno e comprendere quale processo abbia portato al successo e alla stabilizzazione di alcuni prototipi.
Al riassestamento profondo imposto all'Europa dalla pace di Westfalia si può attribuire infatti la stabilità politica di un sistema di stati caratterizzati da una rigida struttura gerarchica ma al contempo dalla presenza di una fitta trama di rapporti, di relazioni e di scambi, dove la diplomazia rafforzò il suo ruolo in modo determinante. Costituire una rete diplomatica, dotarsi di una corte, fu insomma la strategia attraverso cui anche le singole entità politiche cercarono di difendere la propria specificità. Le relazioni politico-diplomatiche europee assunsero la fisionomia di un sistema politico continentale, una rete dove, nella pluralità dei soggetti, anche le più piccole realtà principesche non restavano escluse dal circuito internazionale europeo. Si tratta di una realtà complessa e interdipendente dove le corti svolsero un ruolo determinante nella committenza artistica e architettonica.

Codice Bando: 
1153719

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