
La ricerca si propone di riflettere su un periodo di larga sperimentazione, decisivo per le aperture di idee verso i nuovi codici formativi che lo qualificano; una vicenda complessa segnata da una molteplicità di avvenimenti architettonici e urbani che producono un quadro d¿insieme dove il collegamento tra passato e presente si definisce e si risolve entro lo spazio della città del tempo. Si tratta di un campo di ricerca ancora largamente inesplorato; materia di riflessione diretta a leggere i segni di mutazione che derivano dal succedersi delle `stratificazioni¿, resi ancora tangibili attraverso il sistema di relazioni spaziali, temporali e culturali del presente.
In particolare, partendo dallo stato dell¿arte ricco di apporti su Roma fioriti soprattutto in tempi recenti e attraverso l¿esame di alcuni dei suoi significativi episodi, la ricerca intende approfondire i dati esistenti quindi analizzare tali episodi per comprenderne la dinamica di trasformazione nella contestuale valutazione della ¿struttura città¿.
In sostanza, la ricerca diretta a far luce sui fenomeni che hanno determinato le attuali strutture fisiche ed espressive degli `spazi¿ considerati, intende rivolgere attenzione ai modi attraverso cui è stata ideata e posta in essere la dialettica fra le preesistenze; di qui, la necessità di riconoscere e interpretare il processo storico nonché identificarlo quale presupposto di un sapere che fa registrare
un certo interesse per il contributo che tali mutamenti forniscono ad una compagine che si potrebbe definire esperienza spaziale la quale è parte intrinseca dell'esercizio architettonico.
In questo senso, la comprensione dei fatti architettonici viene affidata alla `lettura¿ della loro articolata complessità costitutiva che deve essere posta a fondamento dell¿osservazione; un¿indagine rivolta a leggere l¿architettura nella sua concreta materialità sostanziata da strutture, elementi e connessioni.
INNOVATIVITA¿ DELLA RICERCA
È evidente che la ricerca sia foriera di interessanti sviluppi teoretici e metodologici volti a fornire nuove risposte al tema delle spazialità in divenire al tempo della `transizione¿. Ed è naturale incorrere in un quadro, di certo affascinante, ma ancora tanto complesso da rendere particolarmente arduo ogni adempimento conoscitivo.
L¿interesse della ricerca, è incentrato, dunque, sulla volontà di discernere, nella temperie che si configura tra Cinque e Seicento, il sistema valoriale delle preesistenze, non più intese come reperti da proteggere e isolare, ma come occasione-pretesto per una riconfigurazione dell¿¿insieme¿ architettonico.
L¿indagine vuole approfondire le relazioni e i nessi della città e dell¿architettura, verificare lo stretto legame esistente fra tipi architettonici e tracciati, tra forme urbane ed esistenze toponomastiche e morfologiche preesistenti.
E¿ importante rivolgere attenzione ai modi attraverso cui è stata ideata e posta in essere la dialettica fra le preesistenze, più o meno frammentate, e le `renovationi¿, per lo più improntate alla ricerca di una nuova `magnificenza¿.
Attualmente una cospicua bibliografia auspica una visione correlata dei diversi aspetti delle fabbriche considerate, dal significato spaziale, tecnico e materiale degli antichi resti alle questioni strutturali, dalle componenti formali e stratigrafiche ai problemi di natura più strettamente restaurativa.
Ciò significa affrontare nuovamente il tema, impostare indagini sistematiche su tali problematiche, nonché definire un metodo di lavoro innovativo che permetta l¿integrazione dei dati e, come fase conclusiva, la loro ¿confrontabilità¿.
E¿ evidente che si tratti di un processo conoscitivo complesso indispensabile per l¿elaborazione di un tema che postula interessanti sviluppi metodologici e teoretici.
POTENZIALE AVANZAMENTO DELLE CONOSCENZE
Il lavoro da compiere ha come basi filologiche imprescindibili le elaborazioni storico-critiche più aggiornate che hanno svolto un intenso lavoro di ricognizione e di edizione.
L¿unità di ricerca intende procedere ad un riesame dell¿insieme dei dati, più o meno conosciuti, alla luce di nuove acquisizioni. Quindi, a partire dalla bibliografia nota, è possibile avviare un¿organico esame delle fonti attraverso gli strumenti propri della critica storica. In particolare:
- analizzare la situazione attuale degli studi per arrivare a evidenziare correlazioni e interrelazioni;
- rileggere la questione romana, per la quale ci si rende conto che i dati finora raccolti mancano della necessaria integrazione in un unico disegno d¿insieme.
Ciò significa potenziare le conoscenze, quindi affrontare nuovamente la comprensione della realtà architettonica e urbana romana attraverso le sue stratificazioni, rivolgendo attenzione ai modi mediante cui è stata ideata e posta in essere la dialettica fra le preesistenze.
Sintetici riferimenti bibliografici:
G. Simoncini, La memoria del Medioevo nell¿architettura dei secoli XV-XVIII, Roma 2016
Alla Moderna. Antiche chiese e rifacimenti barocchi: una prospettiva europea, a cura di A. Roca De Amicis e C. Varagnoli, Roma 2015
L. Bouyer, Architettura e liturgia, Magnano (BI), 2007
G. Miarelli Mariani, Architettura fra Cinque e Seicento: una tendenza retrospettiva, in Dopo Sisto V. La transizione al barocco (1590-1630), Atti del convegno (Roma, 18-20 ottobre 1995), Città di Castello 1997, pp. 181-210
S. Benedetti, Praticità e normatività razionale nel Trattato di Carlo Borromeo, in S. Benedetti Fuori dal classicismo, Roma 1993
G. Miarelli Mariani, Il ¿Cristianesimo primitivo¿ post-tridentino e alcune incidenze sui monumenti del passato, in L¿architettura a Roma e in Italia (1580-1621), Atti del 23° Congresso di storia dell¿architettura (Roma, 24-26 marzo 1988), a cura di G. Spagnesi, Roma 1989, vol. I, pp. 133-166
M. P. Sette, ¿Restauri¿ e abbellimenti al tempo fra Clemente VII e Paolo V, in L¿architettura a Roma e in Italia (1580-1621), Atti del 23° Congresso di storia dell¿architettura (Roma, 24-26 marzo 1988), a cura di G. Spagnesi, Roma 1989, vol. I, pp. 235-251
G. Spagnesi, L¿architettura dell¿affermazione della riforma cattolica, in L¿architettura a Roma e in Italia (1580-1621), Atti del 23° Congresso di storia dell¿architettura (Roma, 24-26 marzo 1988), a cura di G. Spagnesi, Roma 1989, vol. I, pp. 11-20