Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2000905
Anno: 
2020
Abstract: 

La ricerca si incentra sulla sperimentazione delle possibilità offerte dalle nuove tecniche digitali VR (Virtual Reality), AR (Augmented Reality), SAR (Spatially Augmented Reality) alla diffusione delle conoscenze relative al patrimonio culturale in riferimento a quelle opere che vanno sotto la definizione di Prospettive Architettoniche (PA) e che raccolgono al loro interno sia prospettive solide che decorazioni pittoriche a prevalente soggetto architettonico.
In particolare, la sperimentazione sarà condotta sulle prospettive realizzate da Andrea Pozzo nella chiesa di Sant'Ignazio a Roma e riguarderà sia gli affreschi che la tela che rappresenta la finta cupola.
In anni recenti lo studio di questo genere artistico che ha interessato la storia dell'arte per un arco temporale molto lungo (dalla pittura romana antica al Barocco) e che ha trovato diffusione, a partire dall'Italia, in tutta Europa e anche oltreoceano, ha conosciuto una notevole ripresa grazie alle sinergie attuate da studiosi di diverse competenze. Notevole appare l'arricchimento delle conoscenze legato a diversi convegni internazionali e alla Ricerca PRIN 2010 dal titolo Prospettive Architettoniche: conservazione digitale, divulgazione e studio, coordinamento scientifico R. Migliari, che ha riunito studiosi italiani e stranieri indagando metodologie di acquisizione e restituzione dei dati metrici e morfologici, ma approfondendo anche la teoria prospettica sottesa alla realizzazione di questi capolavori.
Meno indagato resta, a tutt'oggi, l'aspetto relativo alla diffusione e alla divulgazione delle conoscenze intorno alle PA, in relazione sia alla cultura tecnico-scientifica e al ruolo della prospettiva, sia alle informazioni storico artistiche e costruttive.
La ricerca è indirizzata a una fruizione eterogenea delle PA che va dagli specialisti ad un pubblico più ampio, aprendo a nuovi scenari che vadano a incidere sulla qualità delle informazioni veicolate e sulla distribuzione del flusso turistico.

ERC: 
SH5_6
SH5_7
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2518107
sb_cp_is_2516601
sb_cp_is_2518020
sb_cp_es_320629
Innovatività: 

Il contributo innovativo cui la ricerca mira si colloca sul piano della più ampia diffusione della conoscenza delle PA e del loro portato scientifico, oltre che storico artistico.
Tramite la sperimentazione delle tecniche VR, AR e SAR applicate alle PA si intende riflettere sulla possibilità di riportare la prospettiva al centro dell'esperienza di visita a luoghi che trovano proprio nell'illusione prospettica la loro maggiore forza persuasiva. Questo nella convinzione che la prospettiva intesa come strumento in mano agli artisti sull'intero territorio nazionale ma anche internazionale debba ancora esprimere il suo pieno potenziale come capitolo prettamente italiano della conoscenza.
Il fruitore dell'ambiente prospetticamente decorato deve essere collocato nuovamente al centro dell'esperienza percettiva e di fruizione dello spazio e deve essere aiutato a riflettere sul ruolo della sua collocazione e del suo sguardo. Queste opere nascono per comunicare con l'osservatore e, quindi, nascono per veicolare messaggi in genere controllati dal committente ma resi operativi proprio dalle conoscenze prospettiche dell'artista. Le nuove tecniche per una fruizione multilivello dello spazio possono essere sfruttate in quanto capaci di trasmettere nuovamente un'esperienza spaziale complessa, restituendo alla tecnica prospettica la sua voce.
Questo si inserisce in una spiccata tendenza dei Beni Culturali e Museali di attrarre un pubblico sempre più eterogeneo e sempre più esigente sul piano dell'intrattenimento, al quale va offerto un prodotto di qualità che non richieda eccessivi sforzi di avvicinamento all'opera d'arte.
Compito della ricerca universitaria è proprio quello di alzare l'asticella della scientificità della comunicazione, che si offre accattivante sul piano percettivo, coinvolgente sul piano esperienziale, ma che deve anche veicolare contenuti mai banalizzati.
Si tratta quindi di aprire gli orizzonti della ricerca scientifica a strumenti sempre più diffusi e "popolari" senza abbassare la guardia in termini di qualità dell'edutainment.

Sul piano metodologico la ricerca può essere divisa in fasi:
1 - raccolta dei dati conoscitivi e bibliografici;
2 - raccolta e integrazione dei dati di rilievo al fine di elaborare il modello di rilievo dello spazio reale;
3 - formulazione di ipotesi di decodifica dell¿impalcato prospettico tramite operazioni di restituzione prospettica al fine di elaborare il modello dello spazio illusorio delle opere;
4 - progettazione della comunicazione;
5 - ricognizione sullo stato dell'arte delle tecnologie per applicazioni VR, AR, SAR;
6 - realizzazione dei prototipi di applicazioni VR, AR e SAR;
7 - test dei prototipi realizzati.

La scelta di sviluppare la sperimentazione sugli affreschi e sulla tela dipinta da Pozzo nella Chiesa di Sant'Ignazio permette di considerare già completate le fasi 1 e 2 per quanto riguarda l'affresco della volta e la tela della finta cupola, per i quali sarà sufficiente reperire il materiale disponibile presso il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura (DSDRA) di Sapienza Università di Roma, al quale afferiscono i componenti del gruppo di ricerca. Saranno necessari rilievi integrativi per l'affresco del catino absidale, un'acquisizione 3D tramite scanner laser dell'intera chiesa nonché un'integrazione fotogrammetrica.
Per quanto riguarda la fase 3, diverse riflessioni sono già state condotte dal proponente della ricerca e da altri studiosi dell'Unità di Ricerca in Geometria descrittiva del DSDRA e possono costituire un importante punto di partenza per la progettazione del percorso comunicativo. Si ricorda inoltre la tesi di Dottorato dell'arch. M.F. Mancini maturata all'interno del Dottorato di Ricerca in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo del DSDRA sulla base della quale sono state testate, in fase del tutto sperimentale, alcune esperienze di VR presentate in occasione del Seminario Declinare Roma organizzato dal DSDRA nel giugno del 2018.
Nucleo centrale della ricerca sono dunque le fasi 4 (progettazione della comunicazione), 5 (ricognizione sullo stato dell'arte), 6 (realizzazione dei prototipi) e 7 (test dei prototipi) e su queste si incentrerà la parte più cospicua del lavoro del gruppo di ricerca. Di seguito saranno fornite specifiche relative ai compiti dei singoli partecipanti. La fase 7 (test dei prototipi), sarà intesa come strumento di controllo e validazione del progetto di comunicazione e consentirà, in base ai riscontri ottenuti dai partecipanti, la revisione del progetto di comunicazione. Tale revisione potrà infine essere nuovamente sottoposta a test di validazione.

Codice Bando: 
2000905

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