Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2195520
Anno: 
2020
Abstract: 

Il cervello sfrutta la possibilita¿ di cogliere regolarita¿ statistiche nella associazione o nella contiguita¿ temporale tra stimoli sensoriali. Quando tali associazioni sono stabili, cio¿ permette al cervello di ¿sfruttare¿ tale regolarita¿ e predire gli eventi sensoriali futuri. Quando tali associazioni sono instabili il cervello ¿esplora¿ la presenza di nuove regolarita¿ ambientali. Tali funzioni ¿predittive¿ ottimizzano l¿interazione dell¿ organismo con l¿ ambiente. Negli ultimi 10 anni, numerose ricerche hanno indicato come nell¿uomo l¿area della corteccia cerebrale alla congiunzione tra lobo parietale e lobo temporale (TPJ) mostri una attivazione in compiti che richiedano un costante paragone tra stimoli attesi e stimoli effettivi. In una nostra serie di ricerche sull¿ attenzione spaziale, abbiamo affinato tale conclusione, mettendo in evidenza una chiara specializzazione emisferica nella operazione di confronto tra stimoli attesi ed effettivi. Quando infatti la posizione di comparsa di un bersaglio visivo corrispondeva (match) a quella predetta da una indicazione spaziale precedente, si assisteva ad una attivazione della TPJ nell¿ emisfero sinistro (TPJ-S). Viceversa quando la posizione non corrispondeva a quella predetta dalla indicazione, era la TPJ nell¿ emisfero destro (TPJ-D) ad essere attivata. Poiche¿ numerosi lavori fMRI hanno dimostrato una attivazione sistematica della TPJ per funzioni di alto livello cognitivo come, ad esempio, il paragone tra atti-motori, tra intenzioni attribuite ad un soggetto-agente e comportamento effettivo dell¿ agente, l¿ obbiettivo principale del nostro progetto di ricerca e¿ quello di stabilire se: a) la TPJ fornisca segnali di match/mismatch indipendentemente dalle caratteristiche rilevanti in uno stimolo e dalla complessita¿ cognitiva dello stesso; b) la specializzazione emisferica che abbiamo individuato in un compito di attenzione spaziale si estenda anche ad funzioni piu¿ complesse.

ERC: 
SH4_5
SH4_7
LS5_5
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2788678
sb_cp_is_2788255
sb_cp_is_2781806
sb_cp_es_389936
Innovatività: 

Il modello di implementazione neurale del comportamento predittivo elaborato da Friston (2010) ha una notevole potenza euristica: tuttavia la sua struttura gerarchica-diffusa non permette di fare previsioni esatte sulla possibile esistenza di aree cerebrali localizzate e discrete, dedicate a specifiche operazioni predittive. Le evidenze empiriche sino ad ora raccolte puntano alla TPJ come area che potrebbe svolgere delle operazioni di basso livello dimensionale, come appunto la codifica di ¿match¿ o ¿mismatch¿ tra aspettative ed eventi reali. Tale specificita¿ era difficilmente predicibile dal modello originale di Friston. Se quindi da un lato i dati empirici attuali indicano in modo molto chiaro il ruolo svolo dalla TPJ nel comportamento predittivo, dall¿altro lato rimane completamente da verificare se tale area implementi un meccanismo amodale/ universale di basso livello, oppure se in tale area siano co-presenti popolazioni di neuroni che svolgono operazioni di match/mismatch diverse secondo il livello di analisi cognitiva dello stimolo. In questo secondo caso ci si potrebbe aspettare che i pattern di attivazione che nella TPJ sono indotti, ad esempio, da comportamenti di conspecifici che violano, i.e. mismatch, principi condivisi di razionalita¿ o convenzione sociale (vedi Berthoz et al., 2002), siano diversi da quelli che vengono indotti da mismatch tra proprieta¿ sensoriali attese ed effettive di uno stimolo ambientale.
La realizzazione del nostro progetto di ricerca puo¿ quindi disambiguare tale problematica producendo un notevole avanzamento rispetto allo stato attuale delle conoscenze.
Lo studio combinato delle basi neurali del comportamento predittivo nell¿uomo e nei primati non umani (macachi) previsto dal presente progetto, potrebbe inoltre fornire insights sull¿ origine e sviluppo filogenetico (Patel et al., 2015) della partizione funzionale emisferica della TPJ messa in evidenza nell¿ uomo (Doricchi et al., 2010). Tale approccio fornisce quindi un¿occasione importante per sviluppare una visione teorica integrata della funzione predittiva della TPJ.

Bibliografia.

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Codice Bando: 
2195520

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