L'adenocarcinoma (ADC) rappresenta l'istotipo più frequente nei pazienti affetti da cancro del polmone. Una delle caratteristiche che segna uno spartiacque tra gli ADC non invasivi e quelli invasivi è la presenza dello Spread Through Air Spaces (STAS) che è un'entità nosologica riconosciuta come patten di invasione tumorale per via aerogena. Il nostro progetto prevede di analizzare in parte retrospettivamente e in parte prospettivamente le neoplasie polmonari resecate presso la UC di Chirurgia Toracica con istotipo adenocarcinoma giunte all¿osservazione dell¿Istituto di Anatomia Patologica, e valutare la presenza o assenza di STAS. In presenza di STAS questa dovrà essere sottoclassificata dal punto di vista morfologico. Inoltre, in tutte le neoplasie, sia STAS che No-STAS, dovranno essere effettuate le colorazioni immunoistochimiche per considerare possibili associazioni con l¿espressione di molecole di adesione intercellulare. Tutti i dati morfologici e immunoistochimici verranno correlati con la stadiazione patologica e con l'outcome oncologico dei pazienti con particolare rilievo all'incidenza di recidive locali e/o a distanza.
Negli ultimi 10 anni molti aspetti inerenti alla completa definizione istologica e di stadiazione del cancro del polmone hanno subìto cambiamenti sostanziali. In particolare nell'adenocarcinoma è stato introdotto un nuovo concetto di disseminazione delle cellule tumorali per via aerogena denominato STAS (Spread Through Air Spaces). In vari articoli già pubblicati si evidenzia come la presenza di STAS possa essere un fattore prognostico negativo per la maggiore incidenza di recidive locali dopo soprattutto resezioni limitate. Tuttavia molti aspetti rimangono ancora poco chiari. infatti non c'è univocità sulla definizione esatta di STAS né sull'impatto della quantità e sulla localizzazione di STAS sulla prognosi del paziente. Inoltre non si sono ancora capiti quali siano i meccanismi che determinano la STAS e come le cellule che migrano negli spazi aerei possano sopravvivere e, una volta attecchite di nuovo sulla parete alveolare, riprendere a proliferare. Infine la reale correlazione di STAS con la stadiazione non è ancora chiara. La nostra ricerca che in parte ha carattere retrospettivo e in parte prospettico si prefigge di raggiungere diversi scopi: 1) fornire una definizione più accurata di STAS considerando la quantità di cellule e la distanza dal tumore primitivo; 2) formulare un grading (inteso come cutoff) che potrebbe distinguere STAS con prognosi peggiore e STAS con prognosi migliore; 3) identificare i potenziali meccanismi sottostanti alla STAS mediante la valutazione immunoistochimica delle molecole di adesione (quali sono presenti, dove e in che quantità); 4) infine, poiché i pazienti coinvolti sono a vari stadi della malattia capire il reale impatto della STAS nella progressione , nella invasività e quindi nella prognosi dei pazienti con adenocarcinoma polmonare.