Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_919494
Abstract: 

L'IFN è la seconda lesione epatica benigna più frequente, dopo l'emangioma (EASL,2017). I pz sono spesso asintomatici, quindi il rilievo è spesso incidentale. La diagnosi è posta mediante TC o RM con mdc epatospecifico o, in casi dubbi, con agobiopsia. La storia naturale non è ben nota, quindi i dati per un corretto counseling dei pz sono insufficienti, soprattutto per la pianificazione del Follow up (FU) e per le indicazioni terapeutiche. L'approccio chirurgico è attualmente raccomandato solo nei pz sintomatici o in caso di rare complicanze (Perrakis,2017). METODI. Recluteremo pz, maschi e femmine di ogni età, in FU presso il nostro Centro dal 1998 ad oggi. I pazienti arruolati dovranno avere una diagnosi certa di IFN, radiologica o istologica. Includeremo pazienti con un FU clinico-strumentale di almeno 3 anni a partire dalla diagnosi. Raccoglieremo dati relativi a:
-sintomi riferiti dai pz all'arruolamento e nel corso del FU;
-anamnesi personale e familiare con attenzione all'assunzione di EP, la presenza di uno stato trombofilico personale e familiare.
-variazione di numero e dimensioni dei noduli valutata con ecografia semestrale. L'esame sarà integrato con color-power doppler ed elastometria mediante ARFI (acoustic radiation force impulse) sulla/e lesione/i e sul parenchima circostante.
-TC e RM con mdc eventualmente ripetute su indicazione clinica nel corso del FU.
-indicazione ad intervento chirurgico ed alla frequenza di complicanze.
I dati raccolti saranno caricati su file elettronico ed utilizzati per l'analisi statistica.
END-POINT. Lo studio, di natura osservazionale, avrà come obiettivo primario la valutazione della storia naturale dell'IFN nell'esperienza ventennale di un centro di riferimento per lesioni focali epatiche. Oltre alla raccolta di dati clinici e radiologici riguardanti l'evoluzione delle lesioni verranno valutati gli iter diagnostici, i relativi costi ed il valore aggiunto di nuove tecniche diagnostiche non invasive come l'ARFI.

ERC: 
LS4_6
LS7_3
LS7_10
Innovatività: 

Disponendo di un'ampia casistica di IFN in follow-up presso il nostro centro (pari a circa 200 pazienti), composta da donne ma anche da una piccola quota di uomini, l'obiettivo dello studio è quello di dedurre dati che migliorino la conoscenza della storia naturale dell'iperplasia focale nodulare. La nostra casistica è in continuo incremento, anche a causa del referral da parte dei centri territoriali presso il nostro ambulatorio di epatologia, che si occupa di tutte le lesioni focali epatiche, benigne e maligne. Poichè tutti gli studi presenti in letteratura sono stati eseguiti su popolazioni di pazienti esigue rispetto alla nostra (in media 40 unità), attraverso questo studio potremo valutare la storia naturale dell'IFN sulla casistica più ampia disponibile ad oggi e con tempi di osservazione, per alcuni pazienti, di circa 20 anni e quindi superiori a quelli di tutti gli altri studi. Inoltre i lavori già pubblicati sono stati per lo più redatti da equipe di radiologi che si occupano solo del follow-up delle lesioni mediante imaging, tralasciando una serie di dati clinici che invece la nostra casistica potrebbe fornire. Infatti, oltre a valutare modifiche del numero e delle dimensioni delle lesioni nel tempo, la percentuale di complicanze e la frequenza del ricorso alla chirurgia, verranno valutati anche altri parametri clinico-anamnestici come la presenza di segni o sintomi associati, l'influenza dell'utilizzo di ormoni steroidi (contraccettivi orali, steroidi anabolizzanti), degli stati trombofilici ereditari e degli stati fisiologici della donna (gravidanza, menopausa). Tutto questo servirà anche a definire ulteriori fattori di rischio, oltre quelli già noti, per l'insorgenza di IFN e quindi ad identificare soggetti nei quali possa essere utile implementare un programma di sorveglianza ecografica. L'analisi della evoluzione del quadro clinico e morfologico consentirà di definire la necessità o meno di eseguire follow-up, la frequenza dei controlli e la necessità di avviare il soggetto ad eventuali trattamenti chirurgici. Infine, poiché negli ultimi anni sta emergendo sempre più il ruolo della elastometria nella valutazione della stiffness dei parenchimi e delle lesioni per la loro caratterizzazione valuteremo il valore aggiunto della elastometria applicata ai noduli di IFN. Uno studio del 2013 ha valutato la stiffness di diverse lesioni epatiche, benigne e maligne, mediante ARFI (Acoustic Radiation Force Impulse) confrontandola con quella del parenchima circostante. Sebbene si trattasse di uno studio pilota eseguito su pochi pazienti con lesioni benigne (8 pazienti, di cui solo 3 con IFN), è stato stabilito come cutoff per la diagnosi di lesione focale benigna (IFN o angioma) una stiffness della lesione

Codice Bando: 
919494

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