Numerose evidenze mostrano che nella patogenesi della sclerosi multipla (SM) le piastrine e il complemento rivestono un ruolo verosimilmente di rilievo in quanto mediatori della risposta immunitaria innata e dei rapporti tra infiammazione e coagulazione. E' possibile, e rappresenta l'ipotesi del presente studio, che l'attivazione dei processi infiammatorio- trombotici determini la riduzione del flusso ematico nel letto venoso, e che questa ipoperfusione svolga un ruolo chiave nella genesi del danno infiammatorio/demielinizzante. Utilizzeremo la Risonanza Magnetica cerebrale ad alto campo (3T) per studiare i rapporti tra perfusione cerebrale e parametri infiammatori e coagulativi sistemici in pazienti con SM in fase di ricaduta clinico-radiologica a confronto con i pazienti in remissione. L'identificazione di nuove vie coinvolte nella patogenesi e di specifici marcatori molecolari della SM rappresenta un processo molto importante, in quanto questa malattia degenerativa cronica colpisce soprattutto i giovani. La loro scoperta potrebbe aprire nuove strategie nella diagnosi e nel trattamento delle diverse fasi della SM. Lo sviluppo di farmaci efficaci neuroprotettivi, antinfiammatori o anticoagulanti potrebbe quindi ridurre gli elevati costi, tra cui le spese legate ai farmaci, alla riabilitazione e all'assistenza richiesta a lungo termine.
Ulteriori dati sulla patogenesi della SM potranno essere utili per una diagnosi precoce ed una terapia più efficace per ridurre il numero di ricadute e la progressione della disabilità. Questo porterà ad un notevole miglioramento dello stato di salute, soprattutto nella popolazione giovane affetta da SM. Nessun marcatore specifico di malattia è stato ancora trovato; solo di recente alcuni studi hanno valutato il complemento e la cascata della coagulazione nei pazienti con SM.
Il nostro studio potrebbe fornire la base per futuri studi patogenetici.
Inoltre, qualora il nostro studio confermasse l'importanza dei fattori della coagulazione nella SM, ciò aprirebbe nuovi approcci terapeutici come l'uso di antiaggreganti o anticoagulanti nonchè di farmaci che interagiscano con i nuovi marcatori identificati. La rilevanza del nostro progetto in materia di innovazione è la valutazione di un vasto gruppo di marcatori del complemento, della coagulazione e di aPL in diverse fasi della MS e delle loro relazioni con i risultati della RM per definire meglio i biomarcatori di malattia.
L'identificazione di nuove vie coinvolte nella patogenesi e di specifici marcatori molecolari della SM rappresenta un processo molto importante, in quanto questa malattia degenerativa cronica colpisce soprattutto i giovani. La loro scoperta potrebbe aprire nuove strategie nella diagnosi e nel trattamento delle diverse fasi della SM. Lo sviluppo di farmaci efficaci neuroprotettivi, antinfiammatori o anticoagulanti potrebbe quindi ridurre gli elevati costi, tra cui le spese legate ai farmaci, alla riabilitazione e all'assistenza richiesta a lungo termine. Pertanto, nuovi strumenti diagnostici e terapeutici potrebbero aumentare il controllo della malattia e, allo stesso tempo, ridurre il costo di procedure diagnostiche e di monitoraggio attualmente basata su procedure molto costose e lunghe come la RMN. Infine, questo avrebbe un impatto diretto sul miglioramento della salute e della qualità di vita dei pazienti.