Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2213302
Anno: 
2020
Abstract: 

Il progetto proposto, svolto in collaborazione con il CNR e con l'Area di Idraulica e Costruzioni Idrauliche del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile Ambientale della "Università La Sapienza di Roma", ha lo scopo di studiare le cause d'innesco dei fenomeni d'inondazione nel sito archeologico di Pyrgi con il fine di valutare soluzioni e interventi per prevenire e mitigare questo fenomeno. L'uso congiunto di tecnologie geomatiche e di conoscenze delle dinamiche marittime offre la possibilità di identificare le metodologie più adatte per la valutazione del rischio cui è soggetto il Patrimonio Culturale costiero. L'incremento d'intensità del vento che si sta verificando negli ultimi anni è causa di mareggiate sempre più violente, aumentando di conseguenza l'inondazione delle aree archeologiche costiere e/o l'immersione permanente di alcune parti di esse. Pyrgi è un porto etrusco, situato lungo il litorale laziale nella città di Santa Severa (RM), che presenta notevoli problemi di allagamento, causati da mareggiate, per gran parte dell'anno. Il sito è ancora in fase di scavo sotto la supervisione della Prof.ssa Laura Michetti del Dipartimento di Scienze dell'Antichità della "Università La Sapienza di Roma". Attraverso le immagini acquisite da drone, relative all'area archeologica e alla costa, si vuole ricostruire un modello digitale di elevazione del terreno (DEM) per poter impostare simulazioni del moto ondoso nella zona sottocosta con modelli di propagazione in acque basse. Il modello opensource agli elementi finiti SWAN è in grado di simulare tutti i fenomeni di interazione con il fondale, necessari per lo studio di questa particolare zona archeologica. Inoltre, simulando più stati di mare, si è in grado di studiare il wave setup su grandi finestre temporali, consentendo quindi una dettagliata analisi statistica degli eventi. La fotogrammetria satellitare e aerea, in correlazione con i dati di moto ondoso propagati, sarà utilizzata per monitorare la zona.

ERC: 
PE10_14
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2862814
Innovatività: 

La ricerca qui proposta ha la caratteristica di essere interdisciplinare. Ci muoviamo tra discipline che sono in continua crescita e che solo negli ultimi anni hanno aumentato le loro applicazioni e qualità dei dati. Grazie al basso costo delle tecnologie geomatiche esse si stanno affermando nell'ambito dei beni culturali. Fino ad oggi però questa disciplina viene utilizzata dopo un evento catastrofico per la valutazione dei danni e per la creazione di mappe emergenziali [5][6]. Nel progetto qua proposto invece la geomatica serve a valutare eventuali strutture a protezione del bene per prevenire determinati eventi e contenere i conseguenti danni. Per concludere lo studio degli scenari futuri applicati all'ambito dei beni culturali viene attualmente poco sviluppato ma porterebbe grande vantaggio nella conservazione del bene e nel passaggio alle generazioni future.

[5] Adeleke, O. O., et al. "Role of geomatics in the management of disasters and infrastructural failures." Ethiopian Journal of Environmental Studies and Management 6.2 (2013): 143-148.
[6] Aicardi, Irene, et al. "A didactic project for landscape heritage mapping in post-disaster management." Applied Geomatics 7.1 (2015): 49-60.

Codice Bando: 
2213302

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